Il ministro, presente all’incontro al liceo Elsa Morante di Scampia a Napoli nel ciclo “Sky Up The Edit“ ha sottolineato la necessirà e il dovere di fermare qualsiasi forma di razzismo nello sport:
«non è un tema solo di tifosi, è un tema generale, di comunità, è un tema di rispetto e umanità. Va seguito non solo rimarcando il fatto negativo ma mostrando la strada positiva. Io quando ero presidente della Lega calcio di serie B mi resi conto che i calciatori non conoscevano bene le regole del calcio e facemmo un progetto di studio. Allo stesso modo non si conoscono regole del rispetto; se sei nel calcio professionistico devi porti il problema che i calciatori rispettino tutte le regole: c’è la campagna UEFA ‘Respect’ che adottammo ma quello che conta è promuovere e spiegare il rispetto del benessere nello stare insieme. Bisogna che tutti promuovano il rispetto, che non è scontato.
Servono atleti, tecnici dirigenti, che rispettino il rispetto delle regole civili, dal razzismo ai problemi di parità di genere. Sono campi che dimostrano che dobbiamo continuare a insistere sulla formazione e il rispetto perché le degenerazioni siano eliminate».