La proroga fino al prossimo sabato 30 marzo della Mostra Calabria Angioina (1266 – 1382) rappresenta un’occasione straordinaria per la qualità della proposta artistica. L’evento è destinato ad impreziosire, infatti, l’offerta permanente della Città d’Arte e rende ancora più attraente la combinazione di esperienze possibili offerte dalla destinazione turistica di Altomonte: quella culturale, ispirata alla fruizione e alla scoperta dei borghi dell’importante patrimonio custodito e quella enogastronomica e naturalistica.
È quanto dichiara Laura Barbieri complimentandosi con l’Amministrazione Comunale guidata da Gianpiero Coppola e con la curatrice della mostra Stefania Paone, Professoressa Associata di Storia dell’arte medievale al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria per la possibilità intelligente e bella che viene data alle scuole del territorio e, in generale, a tutti i potenziali visitatori di questo periodo, di venire a contatto con un’esperienza singolare e davvero distintiva come questa.
Ospitata nel Museo Civico di Altomonte Calabria angioina (1266-1382) – Novità gotiche e tradizione bizantina al tramonto del Medioevo testimonia il ricco patrimonio artistico della regione durante la dominazione angioina, tra la seconda metà del Duecento e la fine del Trecento. L’esposizione è organizzata intorno a due poli, uno latino e gotico che guarda alle novità importate dalla Francia attraverso la mediazione di Napoli, capitale del nuovo Regno degli Angiò; l’altro greco e bizantino che attesta la lunga durata della cultura orientale nella regione.
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La mostra “Calabria angioina” di Altomonte rimarrà aperta fino al 30 marzo