Il Ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha dichiarato al Financial Times che i soldati ucraini sono soggetti a intensi attacchi da parte di bombe aeree guidate russe che devastano le loro posizioni in modo quasi routinario.
Secondo fonti della difesa di Kiev, le forze russe hanno lanciato circa 3.500 bombe aeree guidate contro l’Ucraina dall’inizio dell’anno, registrando un aumento di 16 volte rispetto all’intero anno precedente. Solo durante la terza settimana di marzo, la Russia ha sganciato oltre 700 bombe aeree guidate, come riportato di recente dal presidente Volodymyr Zelensky.
Kuleba ha sottolineato che le bombe aeree guidate russe sono di facile esecuzione, rendendo difficile la loro neutralizzazione o evasione. L’unica difesa efficace, ha affermato il ministro, sarebbe abbattere i bombardieri che le trasportano, rendendo necessaria l’acquisizione di sistemi di difesa aerea più avanzati per l’Ucraina.
Zelensky ha espresso preoccupazione per l’esaurimento dei missili difensivi, affermando che se i continui attacchi russi dovessero persistere, l’Ucraina potrebbe trovarsi presto senza risorse di difesa. Il presidente ha lanciato un avvertimento urgente, citando la necessità di mobilitare 300.000 persone entro giugno, ma esprimendo dubbi sulla fattibilità di tale operazione. Zelensky ha inoltre menzionato il desiderio del Presidente Erdogan di agire come mediatore, tuttavia ha sottolineato che la Turchia da sola potrebbe non essere sufficiente per la mediazione.
A Mosca, le autorità dell’impianto nucleare russo di Zaporizhzhia hanno riportato un attacco condotto da droni ucraini che hanno danneggiato un camion nelle vicinanze della mensa, situata all’interno della centrale nucleare controllata dai russi.