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Asp di Cosenza: “la strana transazione di 39 milioni di euro”

La denuncia dell'ex dirigente medico dell'ospedale Cetraro-Paola, dott. Vincenzo Cesareo mette in evidenza fatti gravi. Tante le anomalie: assenza di una procedura trasparente, la stranezza di un accordo perfezionato con la dirigenza generale già presente a Milano, la bozza con dati differenti rispetto al documento definitivo i pareri negativi dell’ufficio legale. Sotto accusa la gestione del DG dell'asp di Cosenza, il dottor Antonello Graziano

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Il dottor Vincenzo Cesareo, ex dirigente medico dell’ospedale Cetraro-Paola, ha presentato un espodo molto duro e grave che se riscontrato dalle autorità getterebbe una luce inquietante sulla gestione dell’ASP di Cosenza. La denuncia, mette in evidenza una serie di irregolarità estremante gravi che, gettano un’ombra ambigua, su una transazione di 39 milioni di euro: denuncia l’assenza di una procedura trasparente, la stranezza di un accordo perfezionato con la dirigenza generale già presente a Milano, la bozza con dati differenti rispetto al documento definitivo. I pareri negativi dell’ufficio legale, il caso delle fatture dell’ASP di Crotone pagate, le consulenze e qualche sospetto nei rapporti tra politica e ASP di Cosenza. Nell’esposto del dirigente medico in pensione ci sono retroscena che, se approfonditi possono veramente far saltare il “banco” dell’Asp di Cosenza, ma soprattutto potrebbero insidiare il potere degli storici burattinai del bussiness intorno alla sanità cosentina. I retroscena sulla transizione da 39 milioni di euro pagati alla Banca di Factoring Bff dell’ASP di Cosenza per estinguere il debito contratto fino al 2022.
L’esposto evidenzia una serie di irregolarità e potenziali illeciti nella gestione dei fondi e delle transazioni da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Cosenza.

Riepilogo dei fatti
Contenzioso con Bff:
Giugno 2023: L’Ufficio Legale dell’ASP di Cosenza non include le cause con BFf nel fondo rischi, indicando una bassa probabilità di soccombenza.
15 dicembre 2023: Lo Studio Crisci invia una bozza di transazione priva di allegati. La Direzione Generale (DG) chiede osservazioni puntuali entro le ore 15.00, con poco tempo a disposizione.
16 dicembre 2023: La DG, già a Milano, firma la transazione in collaborazione remota con il Prof. Crisci, su carta intestata di BFf.
Transazione Definitiva:
18 dicembre 2023: La transazione definitiva viene inviata agli uffici legali e finanziari, risultando completamente diversa dalla bozza iniziale. La nota di debito allegata è di circa 3400 pagine, con migliaia di fatture senza chiara identificazione.
Osservazioni dell’Ufficio Legale:
19 dicembre 2023: L’Ufficio Legale rileva che la transazione finale è diversa dalla bozza e solleva dubbi sulla corretta inclusione delle somme relative alle cause vinte e agli interessi calcolati. 19 dicembre 2023: Il Servizio Finanziario dell’ASP emette un pagamento di 23 milioni di euro senza verifiche adeguate.
Delibera e Pagamenti:
21 dicembre 2023: Pubblicata la delibera n. 2807 che recepisce la transazione, omettendo dettagli cruciali sulle cause vinte e sulle fatture escluse.
Dal 20 al 31 dicembre 2023: Pagati 39 milioni di euro, svuotando il fondo rischi per giudizi non previsti.
Coinvolgimenti Familiari:
Critiche sull’approvazione del bilancio 2023, con sospetti di legami familiari e conflitti di interesse.
Nomina di esperti contabili e coinvolgimento della società “Proxima Audit Italia”, co-fondata dal marito di una dirigente dell’ASP di Cosenza.
Critiche alla Trasparenza:
Mancanza di procedure trasparenti e pubblicazione di atti relativi all’affidamento diretto di servizi esterni.
Dubbi sulla veridicità e completezza della relazione sul fondo rischi fornita da Proxima Audit Italia.
Richiesta di Azione
L’autore chiede una verifica approfondita da parte dei revisori dei conti e trasparenza nelle procedure adottate dall’ASP di Cosenza. Inoltre, chiede di essere avvisato in caso di archiviazione dell’indagine.
Conclusione
La lettera denuncia presunti comportamenti illeciti e una gestione inadeguata dei fondi pubblici da parte dell’ASP di Cosenza, con un appello per una maggiore trasparenza e responsabilità per tutelare la salute dei cittadini calabresi.
DI SEGUITO L’ESPOSTO INTEGRALE DI CESAREO:

  • Sig. Procuratore della Repubblica Tribunale
    Cosenza
  • Sig. Procuratore della Repubblica Tribunale
    Catanzaro
  • Sig, Procuratore presso la Corte dei Conti
    Catanzaro
  • E p. c. Sig. Procuratore della Repubblica Tribunale
    Salemo
    Cetraro, li 17.07.2024
    Oggetto: Denunzia.
    Sono e mi chiamo Vincenzo Cesareo, C.F: CSRVCN52H18C5881, residente a Cetraro (C5) alla Via Ricoso, 27, gia dirigente dell’ASP di Cosenza.
    Mi rivolgo alle S.L. nella speranza che anche questa mia iniziativa, serva a tutelare la salute dei cittadini calabresi, al contrario di quanto verificatosi in passato nonostante denunzie circostanziate che non si sa che fine abbiano fatto.
    I fatti
    Giugno 2023, fondo rischi: ‘Ufficio legale dell’Asp di Cosenza ivia prospetto del contenzioso, indicando le cause contro Bff con soccombenza bassa, avendo vinto, fino a quel momento, tutte le cause contro la stessa Bff, non presenti nel fono rischi.
    15.12.2023, venerdi ore 15.30:
    trasmissione da parte dello studio Crisci della bozza di transazione, priva degli allegati. Notina della DG di fare osservazioni puntuali sulla medesima entro le ore 15.00
    Telefonata in pari ora della Segreteria della DG dell’Asp di Cosenza, che, su indicazione del Crisci, invita ad aprire la nota trasmessa. L’Ufficio Legale, stante il lasso di tempo breve, trasmette i numeri di ruolo ed i numeri di decreti ingiuntivi non presenti nella bozza, riservandosi di predisporre una puntuale relazione, il lunedi seguente, come richiesto in conformità agli atti giacenti presso la DG dell’asp. II D.G. trovavasi già a Milano quando ha chiesto le osservazioni sulla bozza di transazione redatta dal Prof. Crisci, consulente giuridico, la cui nomina è oggetto di indagini.
    16.12.2023, sabato: il D.G, gia presente, guarda caso, presso la sede di Milano, in collegamento da remoto col Prof. Crisci (da Salerno), firma la transazione redatta completamente da BFF e su carta intestata di quest’ultima.
    10.12.2023, lunedì: viene trasmesso la transazione definitiva sia all’ufficio legale che agli uffici finanziari per “quanto di competenza”. N.B. transazione definitiva completamente diversa dalle bozze (Sic!). Nella mattinata dello stesso giomo, vengono trasmessi all’ufficio legale dell’asp di Cosenza allegati contenenti, tra gli altri, una nota di debito di circa 3.400 pagine, contenente migliaia di fatture che non riportano né l’indicazione della società che le ha emesse, né la data di inizio di decorrenza degli interessi.
    19.12.2023, martedi: l’ufficio legale trasmette le proprie osservazioni, facendo rilevare che non solo la transazione definitiva è completamente diversa dalla bozza trasmessa nel pomeriggio del 15.12.2023. Con solo un’ora per le dovute osservazioni, ma in più non è comprensibile se nella definitiva transazione siano state sottratte le somme relative alle cause vinte dall’Avvocatura interna dell’asp, né se gli interessi calcolati siano stati fatti decorrere dalla data del ricorso e non anche dalla scadenza delle fatture, né è verificabile se siano stati detratti quegli interessi relativi a cause già transatte nel 2017, per le quali BFF aveva rinunciato al 100% degli interessi, né è chiaro cosa sia stato compreso a titolo di “accessori” nella nota di debito di circa 3.400 pagine. Stà di fatto che le somme elargite hanno prosciugato il “Fondo Rischi”, accantonato per altre cause.
    Tra gli allegati è presente elenco di decreti ingiuntivi esecutivi, di cui non viene richiesta copia all’Ufficio legale dell’asp: tra questi vi è il decreto n. 1155/17 del Tribunale di Milano che, in realtà, è del Triburale di Latina e riguarda l’asp di Crotone. Le altre cause in delibera erano state tutte vinte dall’ufficio legale della stessa ASP e per le poche appellate in appello, la percentuale di soccombenza era molto bassa.
    19.12.2023, sera di martedì: il Servizio finanziario dell’asp di Cosenza, senza procedere ad alcun controllo, emette un ordinativo di pagamento pari a 23 milioni di euro, corrispondente alla somma totale della nota di debito.
    21.12.2023: pubblicata delibera n. 2807 di recepimento transazione, si citano le cause, ma non si dice che le ha vinte l’ASP di Cosenza, si fa inoltre riferimento alla società Althea Italia, indicando che le fatture cedute da questa ultima a BFF, non sono oggetto di transazione (e non è vero, poiché vengono escluse solo 10 fatture indicate nellallegato D, tutte le altre comprese quelle su interessi sulle fatture escluse, vengono pagate con la nota di debito sopra citata). Althea, é una socieià discussa con divieto di stipulare contratti con la PA ed il servizio finanziario paga anche le fatture Althea.
    Dal 20 al 31 dicembre 2023, il Servizio Finanziario paga l’intera somma di 39 milioni oggetto della transazione, imputando la spesa sul fondo rischi, laddove si tratta di giudizi non inseriti nel fondo rischi, poiché non presentavano un’alta percentuale di soccombenza. Il servizio finanziario svuota completamente il fondo rischi poichè non presentavano un’alta percentuale di soccombenza e lo svuota completamente per pagare giudizi non previsti in fondo rischi. Per raggiungere l’obiettivo di “urgenza” entro il 31 dicembre data delle scadenze di circolarizzazione dei crediti, i funzionari ed i dirigenti dell’ASP di Cosenza coinvolti nel processo di celerità, pare abbiano percepito ingenti somme premianti.
    Passo ora agli intrecci familiari e familistici e non solo.
    Le nubi sull’ASP di Cosenza e sul suo D.G. dr. Antonello Graziano, diventano sempre più minacciose. I retroscena della famosa transazione con BFF vengono fuori poco alla volta.
    Nella recente delibera n. 1310 del 6.06.20224, di approvazione del bilancio 2023 a consuntivo, tra gli allegati: compare la famigerata delibera n. 2806 del 21.12.2023 di recepimento della transazione con BFF. Infatti, quale la finalità dell’UOC Servizi Finanziari dell’ASP di Cosenza di inserire tale atto deliberativo nel bilancio?
    Per ottenere l’avallo dei Revisori dei Conti dell’ASP, al fine di ammantare di legittimità l’obbrobrio compiuto spero che i revisori non siano degli sprovveduti e che procedano alle verifiche di competenza. Di certo l’UO Servizi finanziari, non avendo spero le dovute capacità, nel procedere alle verifiche del credito, si sara avvalsa di esperti capaci e competenti, in grado di verificare e valutare la fondatezza del credito, tant’è che sono stati assunti in affiancamento alla dottoressa Malavasi, dirigente presa in prestito dalla AO di Cosenza per le sue “notevoli competenze” nell’ambito del bilancio, esperti contabili ad hoc.L’esperienza di tali contabili si è estesa al punto da coinvolgere anche propri familiari. Si fa niferimento alla Società di revisione contabile “Proxima Audit Italia”, Partita Iva 03879060782, di recente istituzione (nasce ad hoc?) nel luglio 2023, che annovera tra i suoi fondatori un certo Dott. Giuseppe Spadafora, classe 1971, coniuge dell’esperta contabiie, assunta per la stesura del bilancio, dr.ssa Carmela Gargano. Detto dr. Spadafora, dipendente della Regione Calabria, assegnato alla segreteria del consigliere regionale on. Caputo, ha un rapporto di lavoro a par-time che gli consente di estendere le proprie competenze in nome e per conto della Proxima (per quanto il legale rappresentante sia un certo lazzolino (uomo di paglia?), di consulente contabite presso l’ASP di Cosenza redigendo il fondo rischi, che poi la moglie, esperta contabile della stessa ASP di Cosenza, all’uopo assunta, avrebbe verificato. Quali i criteri utilizzati per conferire ad una società esterna l’incarico per la predisposizione del fondo rischi, che per legge è una prerogativa dell’ufficio legale interno? Quale forma di procedura per ‘esternalizzazione di un servizio che non poteva essere esternato, è stata adottata? Quale compenso è stato pattuito? La celerità e la segretezza delle procedure è evidente. Non vi è traccia della procedura di evidenza pubblica, ne è stato pubblicato l’atto con cui si è proceduto all’affidamento diretto. Non è stata pubblicata alcuna attestazione sugli avvenuti controlli circa l’assenza di confitti di interesse, necessaria per legge quando si affida un incarico a professionista/società esterna. Non è stato pubblicato il compenso pattuito. Dell’esistenza di tale società di revisione contabile si viene a conoscenza solo all’indomani della pubblicazione della delibera n. 1310 del 6.06.2024, per la quale, contrariamente alla delibera n. 2806/2023, vengono pubblicati tutti gli allegati, dalla lettura dei quali è emersa una relazione sul fondo rischi elaborata da detta Società, della cui veridicità, alla luce dei legami evidenziati con la politica regionale e con l’Amministrazione dell’ASP di Cosenza, si nutrono seri dubbi. La relazione sul fondo rischi della Proxima è quantomeno generica e lacunosa, per cui sicuramente più idonea rispetto a quella redatta e dettagliata dellUfficio Legale interno, a coprire ogni passaggio delicato anche in relazione alla famigerata transazione BFF, che riguarda contenziosi riportati nel 2023. Nella delibera n. 2807 del 21.12.2023 di recepimento della transazione, non è indicato né cosa sia stato effettivamente pagato e né a quali crediti si faccia riferimento. Stante anche l’assenza della pubblicazione degli allegati alla delibera, ma si fa riferimento alla Sociera Althea Italia s.p.a. concessionaria di crediti in favore di Banca Ferma Factoring (BFF), nella parte in cui si escludono fatture indicate nell’allegato D, non pubblicato, cosi come gli altri allegati. Althea Italia è una società molto discussa, destinataria di misura interdittiva con “divieto di contrarre con le Pubbliche Amministrazioni”. II D.G. Graziano, tramite il servizio finanziario dell’ASP con la sua pletora di dirigenti ed esperti contabili, avrebbe dovuto verificare la correttezza degli importi pagati a titolo di sentenze, citate nell’accordo transattivo, relative a giudizi vinti dall’avvocatura interna dell’ASP di Cosenza per assenza di contratto e, quindi, relativa ad affidamenti diretti senza gara d’appolto come, appunto, quella della discussa Althea e se ha ritenuto di dover, comunque, procedere al pagamento di fatture, oggetto di cause vinte, avrà avuto le sue ragioni che non possono sicuramente ricondursi al mero risparmio di interessi.
    Si vuole che la salute dei calabresi continui a non essere tutelata? Non ci sono soldi per garantire i Lea o come si chiamano ora, eppure milioni e milioni di euro vengono dilapidati per arricchire le banche e non solo.
    Chiedesi chiarezza e, soprattutto, quello che ormai sembra una chimera: la Verità.
    In caso ci sia richiesta di archiviazione, lo scrivente chiede di essere arvisato secondo legge.
    Allega alla presente:
    Atto deliberativo n. 2807 del 21 dicembre 2023:
    Società Proxima Audit Italia S.R.L
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