Un episodio di violenza ha scosso la comunità di Gallico, una frazione di Reggio Calabria, dove Pasquale Cianella è stato rapito da due uomini, Manuel Monorchio e Mariano Domenico Corso. Cianella, secondo le informazioni raccolte dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), aveva un debito di 180.000 euro legato al traffico di droga, il che avrebbe potuto motivare il brutale rapimento.
Le indagini hanno svelato un quadro inquietante in cui la vittima si trovava in gravi difficoltà, tentando, in modo disperato, di coprire un ammanco di denaro attraverso una falsa denuncia di rapina che non ha convinto le autorità.
L’episodio è diventato ancor più drammatico quando, durante il rapimento, Cianella è stato sottoposto a torture estreme, tra cui il taglio della falange del mignolo con un’accetta, un atto di violenza che dimostra la ferocia dei suoi aguzzini. Le urla di dolore di Cianella sono state udite da una donna che ha prontamente allertato le forze dell’ordine, contribuendo così a far scattare le indagini.
Le autorità stanno attualmente lavorando per raccogliere ulteriori prove che possano condurre all’arresto dei rapitori e chiarire ulteriormente il coinvolgimento di Cianella nel traffico di droga. La DDA ha avviato un’inchiesta approfondita, cercando di svelare le dinamiche del crimine organizzato che affligge l’area e di portare alla luce le connessioni tra i diversi attori coinvolti in questa drammatica vicenda.
Il clima di paura e insicurezza che scaturisce da tali episodi di violenza evidenzia la necessità di un’azione decisiva da parte delle forze dell’ordine per contrastare il fenomeno del traffico di droga e del crimine organizzato, che continua a mettere a rischio la vita dei cittadini innocenti.