«Sentinelle sul territorio», capaci di «analizzare il fabbisogno dei cittadini e delle imprese attraverso il monitoraggio dei dati sull’occupazione». Così l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, definisce i Centri per l’impiego (Cpi); presidi strategici per favorire l’incontro tra domanda e offerta occupazionale, nonché per la ricollocazione dei soggetti che rischiano di rimanere fuori dal mondo del lavoro perché spesso troppo giovani per andare in pensione e troppo grandi per essere formati. I Centri per l’impiego, attualmente depotenziati e non in linea con le esigenze di un mercato occupazione sempre più in movimento, rappresentano una priorità nel processo di sviluppo economico. Specie in una regione come la Calabria dove il tasso di occupazione è più altro che altrove. L’assessore regionale punta soprattutto allo «sportello Cpi virtuale» e alla «figura del job account». Tra gli impegni del componente dell’esecutivo regionale anche quello di visitare tutti i Centri per l’impiego dislocati nelle varie province calabresi, per «avviare un confronto costruttivo e migliorare le prestazioni». Obiettivi che la Regione vuole perseguire anche attraverso il nuovo piano regionale straordinario per le politiche attive del lavoro. Interventi volti a migliorare la «somministrazione dei servizi». Tra questi «orientamento, formazione e rafforzamento delle strutture». Una scommessa, quella dell’esecutivo regionale guidato da Roberto Occhiuto, che ha come obiettivo quello di allineare i servizi offerti a quelli delle altre Regione e dell’Europa.
Calabria, obiettivo potenziare i Centri per l’impiego
L'assessore regionale Giovanni Calabrese punta a migliorare i servizi offerti e a favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro