La nomina è stata ufficializzata nel corso del Consiglio Direttivo tenutosi il 5 maggio, che ha definito il nuovo assetto della Federazione per il triennio 2025–2027.
Come previsto dal principio di alternanza tra le sigle aderenti, per il prossimo triennio la presidenza è stata affidata ad Andrea Zini, già vicepresidente uscente. Con lui, Alfredo Savia ricoprirà il ruolo di vicepresidente, Federica Modolo quello di segretaria e Teresa Benvenuto di tesoriera.
Il nuovo assetto rispecchia lo spirito collaborativo che anima Fidaldo che rappresenta a livello nazionale i datori di lavoro domestico: un interlocutore istituzionale nei principali tavoli negoziali e punto di riferimento per le famiglie italiane, circa 2 milioni, che quotidianamente scelgono di affidarsi alle cure di personale esterno per la gestione della casa, per la cura dei figli, di familiari anziani o non autosufficienti. Un settore fondamentale, che impiega più di 920.000 lavoratori regolari e contribuisce in modo concreto al sistema di welfare nazionale, soprattutto per l’assistenza ad anziani e persone fragili.
FIDALDO – FEDERAZIONE ITALIANA DEI DATORI DI LAVORO DOMESTICO
FIDALDO è la Federazione Italiana dei Datori di Lavoro Domestico. Nata nel 1996, è stata costituita su iniziativa delle quattro più significative e storiche Associazioni Nazionali che si occupano della tutela del datore di lavoro domestico e che rappresentano le famiglie che hanno alle proprie dipendenze colf, badanti e baby sitter: Nuova Collaborazione, Assindatcolf, A.D.L.D. e A.D.L.C. La finalità di Fidaldo è di difendere gli interessi delle famiglie, in Italia circa 2 milioni, che quotidianamente scelgono di affidarsi alle cure di personale esterno per la gestione della casa, per la cura dei figli, di familiari anziani o non autosufficienti. Un tessuto sociale che negli anni ha subito profondi cambiamenti che hanno finito col condizionare anche il significato stesso di “lavoro domestico”: da attività riservata a pochi a fenomeno di massa. Una realtà trasversale che Fidaldo ha sempre saputo rappresentare, contribuendo a determinare il cambiamento economico e culturale del Paese.