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Cancro al colon-retto, screening in farmacia: come funziona il kit gratuito 

Il ministero della Salute ha avviato un programma di screening ad hoc, offerto dal Sistema sanitario nazionale, finalizzato a intercettare e trattare eventuali lesioni in fase iniziale prima che diventino sintomatiche

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Più di 50mila diagnosi l’anno, il tumore del colon-retto è la terza neoplasia negli uomini e la seconda nelle donne in Italia. Il tumore è spesso conseguente ad una evoluzione di lesioni benigne della mucosa dell’intestino, che impiegano diversi anni per trasformarsi in forme maligne. Per questo, il ministero della Salute ha avviato un programma di screening ad hoc, offerto dal Sistema sanitario nazionale, finalizzato a intercettare e trattare eventuali lesioni in fase iniziale prima che diventino sintomatiche. Campagna che prevede, nei territori aderenti, la possibilità di ritirare in farmacia un kit gratuito per lo screening del colon-retto, previo invito tramite una lettera recapitata a casa. Dal 20 maggio, grazie a un accordo tra Confservizi Cispel Toscana e Federfarma Toscana, il kit necessario per effettuare lo screening del colon-retto sarà disponibile anche in tutte le farmacie pubbliche e private presenti negli ambiti territoriali di Lucca, Livorno e Pisa e della Versilia.

Programma di screening: a chi è rivolto

Il test di screening utilizzato è il test del sangue occulto nelle feci, eseguito ogni 2 anni nelle persone di età compresa tra i 50 e i 70 anni (in alcune Regioni fino ai 74 anni). L’esame, consiste nella raccolta, eseguita a casa, di un piccolo campione di feci e nella ricerca di tracce di sangue non visibili a occhio nudo. Come detto, l’obiettivo dello screening è quello di individuare eventuali polipi o adenomi, responsabili del sanguinamento, prima che possano eventualmente degenerare in un cancro, o forme tumorali in una fase precoce in cui è possibile intervenire più efficacemente e con meno complicazioni.

Modalità di accesso al kit gratuito 

Le prestazioni di screening sono gratuite e non richiedono l’impegnativa del medico curante. È sufficiente portare in farmacia la tessera sanitaria e la lettera di invito ricevuta a casa. Il kit comprende la provetta per la raccolta del campione di feci e una bustina trasparente dove riporre il campione per riconsegnarlo. In ogni Regione esistono diverse modalità sia per il ritiro sia per la consegna delle provette in cui fare la raccolta delle feci, stabilite dalla Asl di appartenenza.  

Gli esami di approfondimento

Come spiegato in una nota del ministero della Salute, in caso di positività all’esame del sangue occulto nelle feci, i programmi di screening prevedono, come esame di approfondimento, l’esecuzione di una colonscopia che permette di esaminare l’intero colon retto. Oltre a essere un efficace strumento diagnostico, la colonscopia è anche uno strumento terapeutico. Nel caso venisse confermata la presenza di polipi, consente, infatti, di rimuoverli nel corso della stessa seduta. I polipi rimossi vengono successivamente analizzati e, in base al loro numero, alle loro dimensioni e alle caratteristica delle loro cellule, vengono avviati percorsi terapeutici e di controllo ad hoc.SkyTg24

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