“Nessuna somma sottratta alla depurazione. Anzi, l’utilizzo virtuoso di somme provenienti dal bilancio comunale, tramite la devoluzione di mutui, ha consentito non solo di realizzare, nella sua interezza, interventi strategici per la funzionalità del depuratore, ma anche di impiegare delle economie residue per costruire un’opera di interesse pubblico, come una strada nel tratto non asfaltato del lungomare di Giovino. Il consigliere Riccio, autore di un’ennesima boutade, continua a distinguersi in qualità di campione di allarmismo e sorprende il fatto che, dopo venti anni di esperienza da amministratore, abbia scelto un argomento sbagliato per ricavarsi uno spazio. Si, perché proprio sulla depurazione, il consigliere Riccio dovrebbe spiegarci come ha fatto, nei precedenti mandati al governo della città, a disperdere 14 milioni di euro appositamente destinati e che avrebbero consentito di rimettere in sesto l’intero settore.
L’amministrazione Fiorita, fin dal suo insediamento, ha invece aggredito immediatamente l’emergenza, investendo quasi due milioni di fondi comunali per efficientare l’impianto di località Verghello e per mettere mano al collettamento in diversi quartieri. C’è stato subito un risultato sotto gli occhi, pardon, il naso di tutti: entrando a Lido non si avverte più da tempo il cattivo odore che sembrava un problema irrisolvibile. Riccio sa bene che, su questo campo, dopo non essere riuscito a combinare qualcosa di buono, è in difficoltà proprio perché a casa sua, la Marina, è andato sotto e non gli resta che buttare fuori il pallone.
Torniamo alla strada di Giovino: è una scelta assolutamente legittima dell’amministrazione utilizzare fondi propri, non vincolati, ottenuti da ribasso a seguito di una gara d’appalto già espletata per il depuratore. Il Comune non è in alcun modo venuto meno ad impegni o atti formalizzati, se proprio dobbiamo dirla tutta la strada a Giovino era un progetto già cullato dalla precedente amministrazione e che, senza essere intaccato, verrà ora realizzato perché utile alla collettività. Perché per Riccio il progetto andava bene prima, mentre ora è motivo di scandalo? Mentre noi realizziamo opere, aspettiamo che il caro consigliere si riprenda dalla confusione, causata dalla calura estiva, per tornare ad esercitare degnamente il proprio ruolo”