All’ospedale Vittorio Cosentino di Cariati la situazione del personale è ormai critica. Il sindacato NurSind ha avviato lo stato di agitazione e ha portato il caso all’attenzione del Prefetto di Cosenza. Il motivo è la grave carenza di infermieri e operatori socio-sanitari, in particolare nella Rsa medicalizzata, dove lavorano solo 6 infermieri su 13 previsti e altrettanti Oss, non sufficienti per garantire cure e turni regolari.Secondo il sindacato, il problema riguarda anche la mancanza di trasparenza nelle assegnazioni, l’assenza di piani per gestire le assenze improvvise e continui cambiamenti organizzativi non condivisi. NurSind chiede il pieno rispetto delle norme sull’orario di lavoro e il riconoscimento delle prestazioni extra.Se non si arriverà a un accordo con l’Asp e la Prefettura, si andrà allo sciopero generale del comparto. La situazione è difficile anche in altri reparti: il pronto soccorso, che funziona solo come Punto di Primo Intervento, è sotto organico; il laboratorio analisi è chiuso di notte; il consultorio ha una sola ostetrica prossima alla pensione; la neuropsichiatria infantile ha un solo logopedista.Mimmo Formaro, del movimento Le Lampare, lancia l’allarme per l’estate: con l’aumento di turisti e rientri, la pressione sui servizi crescerà. Secondo lui, se non si interviene subito, il rischio è il blocco totale delle cure. Chiesto anche il sostegno dell’amministrazione comunale: “La salute è una priorità e non può più aspettare”.
Cariati, l’ospedale al collasso: pochi infermieri e Oss, servizi a rischio
Il sindacato NurSind dichiara lo stato di agitazione: sanità al limite nella Rsa, pronto soccorso e consultorio. Senza soluzioni, si va verso lo sciopero
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