“Nessun allarme, ma attenzione alle zanzare” è quanto afferma Pregliasco direttore della scuola di specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Milano ai microfoni di Sky Tg 24. Il direttore sanitario aggiunge:”La dengue, una malattia conosciuta da secoli, dopo la seconda guerra mondiale ha visto una continua crescita legata dapprima agli effetti della guerra poi a una serie di disboscamenti e stravolgimenti ambientali. L’innalzamento della temperatura favorisce la crescita e la diffusione dei vettori. La quale è endemica in 110 paesi, ma in questo momento la situazione in Brasile è particolarmente preoccupante per il gran numero di casi riscontrati. La principale possibilità di prevenzione, oltre alla vaccinazione dedicata a persone a rischio, è il controllo delle zanzare. Le istituzioni devono fare la loro parte ma anche il comportamento dei singoli è determinante”
Dall’inizio del 2023 ad oggi, secondo i dati dell’Istituto superiore di Sanità, sono stati confermati 362 casi di dengue in Italia di cui 82 autoctoni, trasmessi localmente. L’ultimo caso sospetto a Brescia, dove Comune e Ats hanno effettuato una disinfestazione straordinaria.