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Catanzaro-Como, ospiti molto in… palla e un arbitro non certo portafortuna stoppano le Aquile nella corsa alla A

Brusco stop nella corsa verso la A dei calabri

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I giallorossi di Calabria sembravano proprio non volersi fermare più e dopo la capolista della B Parma, a domicilio, volevano provare a impallinare anche la sua vice nel loro Nicola Ceravolo. Ma niente da fare. Stavolta non ci sono riusciti a causa di una formazione lombarda che, soprattutto nella ripresa, ha fatto valere l’evidente maggior tasso tecnico in un incontro, conclusosi da poco, comunque all’altezza delle sue premesse. E quindi combattutissimo, scoppiettante, interessante. Ma del resto non poteva essere altrimenti, considerato come fosse quello tra Catanzaro e Como con la seconda impegnata contro la quarta della classifica. Manco a dirlo, quindi, che passati appena 10 minuti dal fischio d’inizio del sig. Marco Di Bello di Brindisi, involontariamente un ‘portasfiga’ per la Vivarini-band, nel big-match in questione c’è già la prima emozione.

Si tratta del gol annullato a Iemmello per un fuorigioco dovuto a un tocco di troppo dello stesso Re Pietro in favore del compagno Biasci. Che in quel momento è più avanti di tutti, tranne il portiere dei lariani. Bandierina dell’assistente giustamente su, allora, e successiva immediata ratifica Var. Peccato. Ma non c’è tempo per dolersene. Perché al 12′ ecco un altro… scossone. A Veroli infatti, così come a tutti i tifosi giallorossi, resta strozzato in gola l’urlo della gioia a causa di un salvataggio difensivo miracoloso ad opera di Abildgaard a un metro (dicasi 1) dalla linea di porta. Come si commenta in gergo, però, l’1-0 pare proprio maturo. Ed arriva in una fase del match in cui la sfortuna in precedenza patita dalle Aquile si tramuta di colpo in buona sorte. Dapprima al 18′, con la clamorosa autorete di Goldaniga propiziata da un comunque al solito irrefrenabile Vandeputte. E poi al 21′. Quando il talentuoso Cutrone centra il palo di testa a Fulignati battuto.

Senza contare che al medesimo Patrick, al 39′ sarà annullato il punto dell’1-1. Sempre per off-side come a Iemmello. Dopo, almeno nel primo tempo, succede poco o niente. Nella ripresa invece, come premesso, la musica cambia decisamente e il Catanzaro viene messo sotto dalla verve del team di Cutrone e compagni che ribalta il punteggio grazie agli spunti vincenti di Gabrielloni al 63′ e Da Cunha 66′. Poi, però, l’ultimo ‘botto’ finale: il pareggio di Antonini al 96′ su cross del suo portiere negli ultimi minuti ormai in… libera uscita. Anzi no, purtroppo. Dal momento che assistente e arbitro ravvisano ancora un millimetrico fuorigioco con ok del Var. Brusco stop, pertanto, nella corsa verso la A dei calabri, prima di questa supersfida con la pazza idea in testa della conquista del secondo posto della graduatoria. Che è sinonimo di promozione diretta, senza cioè passare dai playoff.

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