Un altro importante passo in avanti verso la stesura del Piano Strutturale Comunale di Catanzaro, con l’obiettivo di stringere i tempi entro dell’approvazione in Consiglio comunale dello strumento urbanistico entro l’estate. Si sono conclusi positivamente i lavori della conferenza di pianificazione del Documento Preliminare del PSC, che hanno offerto la possibilità ad amministrazioni, enti territoriali, ordini professionali, associazioni di esprimere i loro contributi nell’ambito della procedura di formazione del Piano. Pareri ed osservazioni che verranno valutati ed eventualmente trasmessi ai progettisti al fine di integrare il documento, che sarà nuovamente sottoposto alla Regione ed alla Provincia per l’adozione definitiva.
“Non possiamo che ritenerci soddisfatti per l’attenzione ed il grado di coinvolgimento espressi dai partecipanti ai lavori”, sottolinea la vicesindaco con delega alla pianificazione urbanistica, Giusy Iemma. “I tempi delle successive fasi che caratterizzano questa complessa procedura sono dettati dalla normativa, ma il fatto che tra da parte degli enti territoriali non siano emersi elementi di criticità ci conforta, perché dimostra la bontà delle scelte operate finora dall’Amministrazione.
In particolare, i pareri pervenuti dagli enti pubblici come la Regione Calabria, la Provincia di Catanzaro, la Soprintendenza, l’Arpacal, confermano che la strada tracciata nel Documento preliminare sia giusta, intendendo lo strumento urbanistico come un processo continuo, una pratica sociale, un progetto che racchiude in se la visione di città. Proprio per questo motivo, l’approccio coraggioso che ci siamo prefissati è quello di costruire uno strumento flessibile, in grado di adattarsi alle evoluzioni del territorio e al mutarsi delle condizioni sociali, economiche e demografiche. L’amministrazione – conclude Iemma – continuerà a porsi in ascolto e a recepire tutte le osservazioni che verranno anche dai cittadini nella fase di pubblicazione del Psc che, come da impegni assunti, dovrà essere varato senza ulteriori indugi, colmando i troppi vuoti lasciati dal passato”.