«Chiederemo alla Regione Calabria di mettere in atto la logica della tolleranza zero anche per quel che concerne la lotta al conferimento abusivo dei rifiuti». Questo l’annuncio che l’assessore all’Ambiente del Comune di Catanzaro, Giorgio Arcuri, rivolge direttamente al presidente della Giunta regionale.
Accogliendo con favore le politiche messe in campo dalla squadra targata Roberto Occhiuto sul fronte del contrasto agli incendi che ogni anno distruggono ettari di vegetazione, Arcuri sostiene che «analoga azione e attenzione può essere rivolta all’ambiente. Occorre sanzionare severamente anche i “furbetti del sacchetto” e, per fare questo – sottolinea l’assessore – dobbiamo mettere i Comuni in condizioni di poter acquistare telecamere di ultima generazione ottimo deterrente nei confronti di chi inquina o abbandona comunque in maniera abusiva i propri rifiuti». Per Arcuri, «non occorrono necessariamente altre leggi, ma potrebbe essere sufficiente anche l’estensione dell’utilizzo dei droni già acquistati e di quelli che arriveranno per potenziare la vigilanza antincendio». Battere il ferro finché è caldo è dunque la logica che anima Giorgio Arcuri nel gettare la pietra nello stagno della sostenibilità ambientale anche in virtù della variazione di bilancio da 2,5 milioni di euro recentemente approvata dal Consiglio regionale proprio allo scopo di acquistare nuovi droni e nuovi mezzi.
Riprendendo e rilanciando quanto rimarcato dall’assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo, dunque, l’assessore all’Ambiente dei Tre colli gioca d’anticipo e prova a rilanciare mettendo sul piatto la carta della tolleranza zero in tema di conferimento abusivo dei rifiuti. Sullo sfondo la convinzione granitica che «la boccata d’ossigeno offerta pure alla Calabria dal Pnrr debba essere sfruttata a pieni polmoni anche per liberare paesi e città dalla morsa di un’inciviltà che – fa sapere Arcuri – se da un lato non fa decollare le percentuale di raccolta differenziata dall’altra intrappola luoghi bellissimi in un degrado nauseabondo causato dai rifiuti gettati da incivili senza scrupoli che – questo l’assist lanciato al governatore Occhiuto – non possono più continuare a farla franca».