Questione stadio a Catanzaro. Una vexata (vessata) quaestio. Che riguarderebbe l’intera impiantistica sportiva cittadina, in realtà. Ma che di fronte alla… religione a tinte giallorosse scompare fagocitata da un unico grande problema, dilemma ed elemento di sempre più fervente discussione, al tempo stesso: il Nicola Ceravolo sarebbe idoneo per la A? Domanda che peraltro ci si pone in barba a ogni scaramanzia, considerato come per dirla gergalmente alla catanzarese “u porcu è ala muntagna e… ”. Ovvero, prima di approdare in massima serie, c’è ancora tantissima strada da fare. L’entusiasmo, calcistico, è però il ‘virus’ più contagioso di tutti e quindi il promettente rendimento della Vivarini-band ha autorizzato molti tifosi a sognare il doppio salto: dalla C all’Olimpo pallonaro italiano in appena un anno solare e qualche mese o, se preferite, in due sole stagioni sportive.
Senza contare che lo specifico interrogativo, per la verità, molti se lo sono già posti al momento dell’agognato ritorno delle Aquile fra i Cadetti dopo circa 18 anni di spasmodica attesa. Il vecchio Militare, a cui oltretutto verrà affissa proprio in occasione del big-match con il Como in programma dopodomani una targa per ricordarne l’origine nientemeno risalente a un secolo fa (o meglio, 105 anni, essendo per l’esattezza stato edificato nel ’19), appare infatti una struttura troppo vetusta e angusta per le esigenze attuali. Malgrado svariati interventi, neanche efficaci oltretutto, di ammodernamento e adeguamento effettuati negli ultimi anni. Tanto da far sembrare il Comunale (altro suo nome) di fatto non idoneo a ospitare incontri di cartello di B, figurarsi eventuali gare ufficiali con le milanesi o la Juve, con una capienza limitata e soprattutto un’ubicazione in mezzo alle case di uno dei quartieri più popolosi della zona Centronord del capoluogo. Resta il dato, però, che ad esempio rispetto al Giuseppe Sinigaglia di Como vanti una capienza quasi doppia (poco meno di 15mila spettatori il primo, circa 7.800 il secondo).
E a stimolare il paragone tra i due impianti non c’è soltanto il confronto di sabato ma anche la posizione di classifica di entrambe le squadre con quella lombarda addirittura proiettata verso la promozione diretta, che lo ricordiamo si ottiene se al termine della regular season ci si trova al primo o secondo posto, e i calabri invece in piena zona playoff e per giunta nient’affatto rinunciatari rispetto alla… pazza idea di arrivare in Paradiso senza spareggi. Senza scordare infine che il raffronto in questione trae origine anche dalla pubblicazione di una foto, relativa al Sinigaglia, con tanto di centinaia di commenti su un noto gruppo Facebook appunto dedicato agli stadi italiani. Una “community” social da 25 mila followers, in cui da giorni ci si sta interrogando sulla possibilità che a Como si disputino partite della categoria d’elite salvo invece dover… emigrare nella vicina Monza anche alla luce di rapporti non certo idilliaci con i vicini bergamaschi.