L’auspicio è che al Forum di Gaeta, in programma oggi, per celebrare la giornata internazionale del Mare e non solo, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita non porti con sé le fotografie dell’attuale Lido. E che nemmeno gli organizzatori ne abbiano in archivio. Altrimenti, al netto della solita immancabile propaganda, ci sarebbe assai poco da dire. Anzi, sarebbe meglio alzarsi e andarsene per evitare magre figure. Quanti conoscono la realtà catanzarese potrebbero però obiettare che il capoluogo calabrese può vantare la “bandiera blu”, riconquistata (per così dire) in piena gestione fioritiana a giugno di un anno fa. Vero, per carità. Ma sin da subito, l’ambito riconoscimento è apparso ai più un ‘oggetto misterioso’. E lo diciamo nel senso che non s’è capito fino in fondo perché sia stato assegnato. Si potrebbe infatti pensare: per il mare pulito e cristallino. Giusto, ma fino a un certo punto. Considerato come l’anno scorso (al pari del passato) quel mare stupendo si sia… sporcato (inquinamento è un qualcosa di molto diverso) in più di una circostanza.
Senza contare che, se l’Amministrazione in carica ha ereditato soltanto disastri dalla gestione Abramo (parole e… musica del sindaco e dei suoi aficionados) com’è allora possibile vedere un ‘abbandonato’ quartiere marinaro trasformato in appena 9 mesi di lavoro dello stesso Fiorita? Bravo a ‘ritoccarlo salvificamente’ fino addirittura a fargli ottenere la patente di luogo in grado di “soddisfare criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto” per come recita la motivazione dell’ente europeo (Fee) a cui è demandato tale giudizio. Fatto assai strano, con tanto di maquillage riuscito unicamente lì. Ma, come ovvio, la verità è un’altra. E la… generosità della concessione a Catanzaro della Bandiera in oggetto è testimoniata dal fatto che non basta la salubrità del mare per averla. Anzi. Quello è appena uno dei parametri. A cui devono necessariamente aggiungersi: l’impulso turistico dato alla zona di riferimento con infrastrutture e opere realizzate ad hoc (alzi la mano chi l’ha visto mai nell’ultimo decennio, altro che nel 2023 e basta!); la pulizia delle spiagge (chi frequenta l’arenile di Lido non di pertinenza degli stabilimenti balneari potrebbe mettersi a ridere a riguardo, dal momento che l’anno scorso come da noi più volte scritto erano ricoperte di sabbia, sassi e rifiuti, persino le passerelle per i disabili rese quindi inservibili) e pulizia delle acque adiacenti ai porti con l’assenza di scarichi fognari (a riguardo, si sa, a mancare ahinoi è solo il porto.
Il resto, di negativo oltretutto, invece c’è). Non ci vuole pertanto uno scienziato per capire come il ‘premio’, per cui si è peraltro organizzata un’inaugurazione simile alla cerimonia degli Oscar con non tantissima gente presente malgrado tutto ma ugualmente in pompa magna, sia stato conferito quantomeno in maniera frettolosa e senza la benché minima constatazione e contezza della situazione effettiva. Ecco perché, in un simile contesto, sarebbe meglio che Fiorita e soci non pontificassero sull’argomento. Né oggi, in provincia di Latina, né dopo il citato evento. Ma chiedergli questo sarebbe come chiedere a noi di rinunciare a una bella carbonara fumante. Ambedue istanze sacrosante, tuttavia purtroppo destinate a cadere nel vuoto!