Tutto pronto nella Cappella Sistina per l’inizio del Conclave, il rito solenne e segreto con cui la Chiesa cattolica elegge il nuovo Papa. Da domani, 7 maggio, 135 cardinali elettori – a fronte del limite teorico di 120 – si riuniranno nella storica cornice vaticana, trasformata per l’occasione in un luogo di silenzio, preghiera e votazioni, secondo quanto stabilito dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis di Giovanni Paolo II.
Nella Cappella, allestita con sedie in ciliegio, tavoli coperti in panno beige e bordeaux, e un pavimento sopraelevato, i porporati presteranno giuramento e procederanno alle votazioni fino al raggiungimento della maggioranza dei due terzi. In caso di stallo dopo 33 o 34 scrutini, si passerà al ballottaggio tra i due più votati, che però non potranno più votare.
Tutto il processo sarà accompagnato dai tradizionali segnali visivi della stufa: fumata nera per le votazioni non decisive, bianca per l’elezione avvenuta. La proclamazione ufficiale arriverà dalla Loggia di San Pietro con il celebre annuncio: “Habemus Papam”.