Nuovo appuntamento con la “Rassegna L’Altro Teatro”, ideata da Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Martedì 23 aprile, alle ore 20.30, un’altra grande interprete calcherà il palco del Teatro Rendano di Cosenza: Lunetta Savino sarà la protagonista de “La madre”, spettacolo diretto da Marcello Cotugno.
L’autore Florian Zeller – scrittore e drammaturgo francese, Premio Oscar nel 2021 – in questa pièce indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condurre. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale in atto da tempo.
Lunetta Savino, attrice molto amata e apprezzata dal grande pubblico, di madri ne ha interpretate diverse sia al cinema che nelle ultime fiction televisive, ma non ha mai dimenticato la sua passione per il teatro. “Il mondo di Anna è un luogo in cui lei non si riconosce più, isolata da un ménage familiare che l’ha espulsa. Ma la responsabilità – scrive il regista Marcello Cotugno – di questa solitudine non sta forse anche nell’aver rinunciato alla vita? Abdicare ai sogni, alle speranze e ai desideri unicamente per dedicarsi al proprio unico figlio maschio su cui riversare frustrazioni, rimorsi e ideali d’amore non è forse un cammino che inclina pericolosamente verso la disperazione?”. Anna, la madre, è ossessionata da una realtà multipla, una sorta di multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi. Ma dai ricordi di Anna si può immaginare un risveglio? Nella sua mente di madre si affastellano ora sequenze oniriche ora situazioni iperrealistiche.
Ad affiancare Lunetta Savino ci saranno Andrea Renzi, con Niccolò Ferrero e Chiarastella Sorrentino.
La Madre è il penultimo appuntamento de “La Rassegna L’Altro Teatro”, supportata dall’amministrazione comunale di Cosenza ed è co-finanziata con “risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Distribuzione Teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.
Gran finale il 7 maggio con lo spettacolo diretto e interpretato da Sergio Rubini: “Il caso Jekyll”. Quando Stevenson scrive Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, Londra è una città povera, fumosa e pericolosa – l’ideale per lasciarsi contagiare dal noir e dal thriller. Ne “Il caso Jekyll” ci si svincola dallo “strano” e dal faustiano “andar contro le leggi divine” – temi di cui a prescindere è intrisa la materia – per dirigersi in un percorso investigativo, che accompagnerà lo spettatore negli inferi della natura umana, nel mistero e nel terrore di una true crime story.