Prosegue l’iter per la realizzazione di una Centrale operativa territoriale (Cot) a Pizzo Calabro, che sarà ubicata all’interno dell’ex ospedale. Dalle ultime comunicazioni che l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia ha fornito al comitato civico napitino, si è appreso che tutto sta procedendo secondo la programmazione. L’opera strutturalmente è pronta: entro il 30 giugno si provvederà al collaudo tecnico. Il comitato continua a seguire passo passo la situazione, affinché nulla sia trascurato e Pizzo possa avere la corretta erogazione dei servizi sanitari previsti dalla Cot. La Centrale operativa territoriale rientra tra le opere finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza in materia di sanità: la somma stanziata per la struttura napitina è di 175mila euro.
Le polemiche
La realizzanda Cot nascerà non senza numerose polemiche. La cittadinanza, infatti, avrebbe voluto che all’interno dell’ex struttura ospedaliera, con i fondi del Pnrr si procedesse alla costituzione di una Casa di comunità, presidio sanitario molto più articolato e capace di garantire molti più servizi rispetto a una Cot. Il Consiglio comunale aveva approvato anche una mozione per chiedere la Casa di comunità a Pizzo, ma il problema era più complesso del dovuto. Le mancanze erano a monte. Il malumore ancora è tanto: si spera che almeno la Cot venga attivata in tempi brevi e sia in grado di erogare servizi adeguati.
Cos’è la Centrale operativa territoriale?
Si tratta di un presidio che svolge funzioni di coordinamento della presa in carico del paziente. Sostanzialmente, mappa le disponibilità e le soluzioni offerte dal territorio, assicura la continuità assistenziale del paziente organizzando le attività post dimissione, dovrebbe ridurre il numero di ricoveri non necessari. Il Pnrr ha incentivato la realizzazione di tali presidi. Con specifico riguardo al Vibonese, ne sono previsti due: la Cot di Pizzo e la Cot di Nicotera.