Nel territorio reggino si producono settimanalmente 600-800 tonnellate di rifiuti indifferenziati, con una media di 30 tonnellate al giorno non conferibili. La situazione si avvicina a una crisi, aggravata dalla fragilità della filiera locale dei rifiuti. Nonostante l’apparente stabilità raggiunta con un unico gestore per raccolta e impianti, le decisioni sui conferimenti dipendono dall’autorità unica di Catanzaro, che ne regola la distribuzione tramite una piattaforma.
L’impianto di Sambatello, che avrebbe dovuto rappresentare un elemento strategico, è al centro delle preoccupazioni. I lavori di potenziamento, finanziati con 41 milioni di euro da fondi comunitari e previsti per il 2021, sono fermi da mesi. L’obiettivo iniziale era creare una struttura moderna per produrre biogas dall’organico, ma successive modifiche al progetto hanno ridotto la sua portata strategica, eliminando il biodigestore e l’impianto fotovoltaico. Nel frattempo, i costi continuano a salire e l’impianto opera solo come struttura di trasferenza.