Ieri, nella cornice della Biblioteca della Follia a Crotone, si è tenuta una conferenza di grande rilevanza sociale e ambientale, promossa dal Comitato “Fuori i veleni-Crotone vuole vivere”.
Comitato trasversale
Questo comitato, composto da cittadini determinati a perseguire il bene collettivo della comunità crotonese, si è riunito per esprimere profonda preoccupazione riguardo alla possibile revoca del vincolo di tutela ambientale, che impedirebbe ad Eni di smaltire rifiuti tossici nel territorio. Il Comitato, distante da qualsiasi appartenenza politica, unisce le forze di quanti condividono l’obiettivo comune di preservare la salute e il benessere dei cittadini crotonesi. Diversi gli interventi ex presidenti di Provincia e Sindaci come il prof. Carmine Talerico, Zurlo, Pugliese. Ieri dunque nella sede della biblioteca della follia e’ stato squarciato un velo di silenzio che era calato intorno alla vicenda. Eppure alcuni medici presenti hanno sciorinato dati e fatto affermazioni da far gelare il sangue.
“I malati di cancro, per esempio, quando muoiono viene refertato che sono morti per arresto cardiaco”. Una vecchia storia quella del registro dei Tumori a Crotone.
E tante altre notizie che riguardano lo stato del territorio crotonese che presenta situazioni critiche dalle ex miniere di Belvedere Spinello che pare siano sono piene di fusti radioattivi alle ex Miniere di zolfo di Casabona forse alle prese con un’emergenza amianto. E poi tanti campanelli d’allarme rispetto ad alcune patologie, per esempio, un esponenziale aumento di casi di sclerosi multipla. Sarà un caso? Al momento non si possono formulare ipotesi certe. L’unica certezza sono i veleni che ENI deve rimuovere da Crotone. Un impegno che da anni ormai il grande colosso petrolifero di proprietà dello Stato, sistematicamente intende eludere, anche di fronte a sentenze che la condannano ad eseguire gli impegni presi in sede istituzionale.
Dalla conferenza delle associazioni che si sono messe insieme per condurre la battaglia, da parte di tutte le sensibilità intervenute emerge un’ambiguità del sindaco della città Enzo Voce.
Il primo Cittadino è arrivato alla guida della città dopo anni di battaglie proprio sul tema della bonifica, e sul tema della rimozione dei rifiuti velenosi dalla città e dalla Calabria. Oggi la sua posizione sembra annacquata, ad oggi è sembrato polemizzare, paradossalmente, con il comitato che sostanzialmente propone quello che egli ha sostenuto per anni. E sono in tanti a chiedersi: perché questo cambio di posizione?
La posizione di Oliverio
Mario Oliverio, una delle voci autorevoli del Comitato, ha enfatizzato l’importanza vitale di concludere questa lunga battaglia per la salute pubblica. Ha ribadito con fermezza la necessità di rispettare il vincolo Paur, imposto non da mere considerazioni politiche ma da istituzioni scientifiche che hanno valutato attentamente i rischi ambientali e sanitari connessi alla presenza di veleni nel territorio.
L’attenzione è ora rivolta alla prossima Conferenza dei servizi, fissata per il 3 maggio, alla quale parteciperà anche il Commissario Errigo tramite collegamento video. È un momento cruciale che potrebbe determinare il futuro ambientale di Crotone e il destino della sua comunità. La speranza è che le istituzioni agiscano con responsabilità e lungimiranza, prendendo decisioni che siano realmente nel miglior interesse dei cittadini e della loro salute, rispettando gli impegni presi per la tutela dell’ambiente.
Mario Oliverio ha recentemente delineato con precisione la sua posizione riguardo alla delicata questione della bonifica a Crotone. In particolare, ha ribadito l’importanza di rispettare gli impegni precedentemente assunti per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini. Il suo coinvolgimento attivo nel Comitato è stato motivato dalla necessità di difendere le decisioni prese in passato e di assicurare che vengano attuate senza compromessi. Ha evidenziato – rispondendo ad alcune affermazioni del sindaco Voce- che il concetto di “fattore di pressione”, menzionato da alcuni attori coinvolti, non è pertinente alla questione in discussione, poiché l’Eni è tenuta comunque ad agire conformemente al piano di bonifica approvato nel 2019. Oliverio ha sottolineato che il suo impegno è guidato dalla preoccupazione per la salute pubblica e dal desiderio di preservare il benessere della comunità di Crotone, insistendo affinché l’Eni rispetti gli accordi presi e avvii tempestivamente le operazioni di bonifica.
Il comitato unitario, si è dato nuove date, con l’obiettivo di organizzare una grande mobilitazione della città, del territorio e della Calabria indifesa dell’ambiente e della salute dei cittadini. Tutto ciò in vista della conferenza dei servizi convocata per il 3 maggio 2024. di seguito il comitato costituenti che pianificherà l’agenda delle iniziative delle prossime settimane.
Costituenti Comitato “Fuori i veleni. Crotone vuole vivere”
- Mario Oliverio
- Elisabetta Barbuto
- Ugo Pugliese
- Orlando Amodeo
- Carmine Tallarico
- Vincenzo Garrubba
- Stelvio Marini
- Stano Zurlo
- Anna Maria Cantafora
- Salvatore Riga
- Carmen Giancotti
- Fabrizio Meo
- Enrico Pedace
- Andrea De Vona
- Pino Greco
- Alfio Pugliese
- Ilario Sorgiovanni
- Antonio Bevilacqua
- Giovanni Greco
- Antonio Leto
- Giovanni Monte
- Mario Galea
- Franco Rocca
- Maurizio Tricoli
- Maurizio Sanguedolce
- Giuseppe Greco