Da uomo “libero”. Ma soprattutto da uomo assolto da tutte le accuse, per come sentenzia la Corte d’appello di Reggio Calabria, che smantella l’impianto accusatorio di chi, Come Domenico Lucano, voleva solo aiutare gli ultimi. L’ex sindaco di Riace «non ha lucrato sui migranti», non si è arricchito sulle spalle della povera gente e, oggi, si presenta con la sua identità di sempre, ovvero quella di un uomo innocente che nella sua ingenuità prevale il suo non volersi voltare dall’altra parte se c’è qualcuno che ha bisogno.
Domenico Lucano è pronto per presentarsi al giudizio dei calabresi, dei meridionali, che potrebbero offrire il loro sostegno per la conquista di un seggio al Parlamento europeo. La proposta è quella di Alleanza verdi e sinistra, il cui progetto si identifica con il pensiero di un uomo pronto a rifiutare la proposta per una analoga candidatura offerta dal Pd.
Non solo il Pd, una proposta di candidatura a Lucano era giunta anche dalla Francia. Si vocifera che lui ha declinato l’invito perché ha già assunto un impegno e l’ex sindaco di Riace è persona che gli impegni li vuole mantenere. La proposta giunta dalla Francia è la conferma di come il suo “modello Riace” sull’accoglienza è notorio in tutto il mondo. Così come è noto il fatto che nella sua Riace Domenico Lucano viene spesso chiamato affettuosamente “Mimmo di li turchi”.