Per il suo quinto mandato, Putin è stato rieletto presidente della Federazione russa. Le elezioni lo vedono trionfante con oltre l’87,28%. I suoi avversari sono stati sconfitti in modo schiacciante, troviamo: in seconda posizione, con il 4,7%, il comunista Nikolai Kharitonov; a seguire, con il 3,6% Vladislav Davankov, di Gente Nuova; infine, con il 2,5% Leonid Slutsky del Partito liberaldemocratico. Si è registrata una corposa affluenza, oltre il 73%. Questo dato è nettamente aumentato, basti pensare che per le elezioni presidenziali del 2018 si era arrivati al 67,5% di partecipazione dell’elettorato. La trasparenza e la libertà di voto sembra siano state violate, specialmente per quanto riguarda le zone ucraine di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, che nel 2022 sono state annesse alla Russia. In questi territori, si segnalano dati di un’importante partecipazione, tra l’80% e il 90%.
Putin ha ricevuto anche messaggi positivi, come le congratulazioni da parte del presidente Xi Jinping, dichiarando che la rielezione “riflette pienamente il sostegno del popolo russo”. Anche il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, e ancora, il dittatore nordcoreano, Kim Jong-un, il premier indiano Narendra Modi, ed altri hanno, elogiato la sua vittoria.
Le critiche non sono mancate, specialmente dopo essere venuti a conoscenza dei dati altissimi nelle zone ucraine occupate. Non si è fatto attendere il pensiero di Volodymyr Zelensky, definendo lo zar un uomo “malato di potere” con volontà di “regnare in eterno”, affermando poi che le avvenute elezioni non hanno “alcuna legittimità”.
Borrell: “Ue non riconosce gli esiti nelle zone occupate “
Josep Borrell, l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, si è espresso in merito, “le elezioni in Russia non sono state né libere né giuste, si sono basate sulla repressione e sulle intimidazioni”. Per quanto riguarda il voto nei territori ucraini russi, in una dichiarazione a nome dell’Ue: “L’Unione europea condanna fermamente lo svolgimento illegale delle cosiddette ‘elezioni’ nei territori dell’Ucraina temporaneamente occupati dalla Russia: Repubblica autonoma di Crimea e città di Sebastopoli, nonché in alcune parti di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e nelle regioni di Kherson”. – si legge ancora – “Le cosiddette ‘elezioni’ in questi territori rappresentano l’ennesima violazione manifesta da parte della Russia del diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite, e dell’indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina. Facendo riferimento alle due risoluzioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 12 ottobre 2022 e del 27 marzo 2014, esortiamo la Russia a rispettare i confini e la sovranità dell’Ucraina riconosciuti a livello internazionale”, – si aggiunge poi – “L’Unione europea ribadisce che non riconosce e non riconoscerà mai né lo svolgimento di queste cosiddette ‘elezioni’ nei territori dell’Ucraina né i loro risultati. Essi sono nulli e non possono produrre alcun effetto giuridico. La leadership politica russa e coloro che sono coinvolti nella sua organizzazione dovranno affrontare le conseguenze di queste azioni illegali”.
Putin ha ricevuto anche messaggi positivi, come le congratulazioni da parte del presidente Xi Jinping, dichiarando che la rielezione “riflette pienamente il sostegno del popolo russo”. Anche il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, e ancora, il dittatore nordcoreano, Kim Jong-un, il premier indiano Narendra Modi, ed altri hanno, elogiato la sua vittoria.