“Le immagini che arrivano in questi giorni dal Pronto Soccorso dell’ospedale di Cosenza raccontano una situazione intollerabile: pazienti costretti a restare su barelle o sedie per ore, a volte per interi giorni, senza le cure necessarie. È il segno di un sistema sanitario ormai al collasso, che abbandona proprio chi avrebbe più bisogno di aiuto”. A denunciarlo sono gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmisano e Pasquale Tridico, attraverso una nota congiunta.
I due rappresentanti europei esprimono solidarietà al personale medico e sanitario, spesso costretto a operare in condizioni difficili, con carenze di organico, turni massacranti e strutture inadeguate. “Medici, infermieri e operatori socio-sanitari meritano il nostro ringraziamento – affermano – ma non possiamo accettare che i ritardi della politica e le inefficienze delle aziende sanitarie si scarichino sulle spalle di cittadini fragili, costretti a vivere ore drammatiche in luoghi che dovrebbero garantire sicurezza e cura”.
La denuncia si allarga a un contesto più ampio, quello del Mezzogiorno, dove – secondo Palmisano e Tridico – episodi di questo tipo non sono più eccezioni, ma la regola. “Quanto sta accadendo a Cosenza è solo la punta dell’iceberg di un Sud Italia abbandonato dalle politiche sanitarie nazionali, spesso cieche e incapaci di garantire standard minimi di equità e dignità. È urgente un cambio di passo radicale, anche a livello europeo, per colmare un divario territoriale che mina i diritti fondamentali”.
La richiesta è chiara: servono risposte immediate, investimenti strutturali e una visione politica capace di restituire al sistema sanitario pubblico, soprattutto al Sud, la sua funzione primaria di tutela della salute e della dignità umana.