La situazione sanitaria negli ospedali di montagna in Calabria è diventata insostenibile, con gravi carenze di personale medico e servizi di emergenza che mettono a rischio la vita dei cittadini. Luigi Tassone, esponente politico della regione, ha sollecitato un intervento immediato da parte del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per affrontare una crisi che ha avuto conseguenze drammatiche.
Un triste episodio ha segnato ulteriormente la questione: un padre di famiglia di 48 anni è deceduto a San Giovanni in Fiore a causa della carenza di medici disponibili presso il Pronto soccorso. Questo evento tragico ha acceso i riflettori su un sistema che non riesce a garantire un’assistenza adeguata ai pazienti.
In aggiunta a questo, l’emergenza sanitaria è aggravata dalla mancanza di personale nelle ambulanze del servizio di emergenza 118, che attualmente non dispongono di un medico a bordo, creando un ulteriore ostacolo al tempestivo soccorso dei pazienti in condizioni critiche. La difficoltà di accesso ai servizi medici di emergenza in montagna sta generando un clima di allerta tra i residenti, che spaventati rischiano di non ricevere le cure necessarie in situazioni di emergenza.
In particolare, la situazione presso l’ospedale ‘San Bruno’ di Serra è drammatica, con carenze di reparti e posti letto che comprometterebbero la capacità di offrire un’assistenza sanitaria adeguata. Tassone ha denunciato che l’ospedale di Serra rischia seriamente di essere smantellato, a meno che non vengano presi provvedimenti urgenti.
La regione Calabria si trova quindi a fronteggiare una crisi sanitaria che richiede una risposta adeguata e tempestiva da parte delle autorità competenti, per garantire la sicurezza e la salute della popolazione montana. Senza un intervento risolutore, il futuro degli ospedali di montagna e dei servizi medici in Calabria rimane in grave pericolo.