martedì, 8 Ottobre 2024

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Età discriminante, esclusi dalle cure efficaci 4 anziani su 10

Un disastro sociale che vede complice un'ingiustizia sistemica e una mancanza di equità nell'accesso alle cure mediche

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Perché gli anziani sono soggetti a discriminazioni nel contesto sanitario? Diverse sono le motivazioni: stereotipi negativi legati all’età, limitazioni nelle risorse sanitarie e politiche discriminatorie. Per contrastare le forme discriminatorie in campo medico a discapito degli anziani, è stato redatto un documento ad hoc, costituito da dodici azioni contro l’ageismo: la Carta di Firenze, che sottolinea l’importanza di promuovere politiche e pratiche sanitarie inclusive che rispettino la dignità e i diritti di tutte le persone anziane. Rappresenta il primo manifesto mondiale contro l’ageismo sanitario e verrà presentato a Firenze, il 5 e 6 aprile, presso l’Auditorium della Camera di Commercio. Ill congresso “Anti-ageism Alliance. A Global Geriatric Task Force for older adults’ care”, organizzato dalla Fondazione Menarini con il patrocinio della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg). Sarà presente una delegazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle Nazioni Unite, i presidenti delle maggiori società geriatriche italiane e internazionali, e le maggiori associazioni dei pazienti.

La Carta di Firenze

Le 12 azioni proposte nella Carta di Firenze mirano a contrastare pregiudizi e stereotipi che possono influenzare negativamente la qualità delle cure mediche fornite agli anziani. Queste azioni possono includere:

1) Sensibilizzazione e formazione del personale sanitario riguardo all’importanza di evitare l’etàismo nelle pratiche mediche;

2) Promozione di politiche e procedure sanitarie che garantiscono l’uguaglianza di trattamento per tutte le fasce d’età;

3) Coinvolgimento attivo degli anziani nelle decisioni riguardanti la loro assistenza sanitaria;

4) Monitoraggio e valutazione costanti delle pratiche sanitarie per identificare e affrontare eventuali forme di discriminazione legate all’età;

5) Educazione dei cittadini sull’importanza di combattere l’etàismo e promuovere il rispetto e la dignità degli anziani;

6) Sviluppo di programmi di sensibilizzazione e formazione per i giovani professionisti sanitari per promuovere un approccio non discriminatorio nell’assistenza agli anziani;

7) Promozione della ricerca sull’invecchiamento e sulla salute degli anziani per migliorare la comprensione delle esigenze specifiche di questa popolazione;

8) Collaborazione con le istituzioni e le organizzazioni internazionali per promuovere politiche sanitarie inclusive e non discriminatorie;

9)Garanzia di accesso equo e universale alle cure mediche per gli anziani, senza discriminazioni basate sull’età;

10) Rafforzamento delle leggi e dei regolamenti che vietano la discriminazione legata all’età nell’assistenza sanitaria;

11) Sostegno e promozione delle iniziative della società civile e delle organizzazioni non governative che lavorano per combattere l’etàismo;

12) Monitoraggio e rendicontazione regolari sull’attuazione delle azioni proposte nella Carta di Firenze per garantire un progresso costante nel contrasto all’etàismo nell’assistenza sanitaria;

L’allarme dei geriatri

Dopo aver riconosciuto che il servizio pubblico sanitario è in crisi per insufficienza di risorse economiche, i geriatri italiani lanciano un allarme: gli anziani, considerati ”vecchi e costosi”, soffrono di una carenza di assistenza medica, costituendo l’anello debole della catena degli utenti del settore.

Un dato tra tanti, il 40% dei pazienti cardiologici over 85 risulta essere sotto trattato. Se si considera un campione di persone più adulte degli ottantenni, i dati dimostrano che tra cure mediche ed età vi è una relazione inversamente proporzionale.

In alcuni casi sono gli stessi pazienti ad essere rinunciatari, non seguendo le terapie prescritte e rinunciando alla prevenzione, a discapito della salute personale.

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