HAITI Conflitti dimenticati. Nel mentre la diplomazia internazionale è quasi totalmente concentrata sulle guerre Russia-Ucraina e Israelo-Palestinese, Haiti piomba nel terrore. Le bande criminali continuano a seminare la loro scia di terrore con l’obiettivo di rovesciare il potere del già dimissionario Ariel Henry. Una vera è propria insurrezione armata, guidata dal famigerato Jimmy Chérizier, noto per i suoi metodi brutali e conosciuto con il soprannome di Barbecue. Un nome di battaglia che qualcuno vuole attribuire alla sua inclinazione a bruciare le persone vive anche se lui stesso sostiene che deriva dal nome del ristorante della madre. La situazione continua ad essere disperata. É tale da non poter essere risolta senza l’intervento delle organizzazioni internazionali, per offrire supporto nella cooperazione e per smorzare la spirale di violenza. La situazione è drammatica anche sul piano sanitario, la popolazione anche su questo fronte sta soffrendo parecchio, per come denuncia anche l’organizzazione di Medici senza frontiere. Le scorte di medicinali si potrebbero esaurire nel giro di poche settimane. L’intervento dell’Onu è quasi fermo per carenza di fondi. Le missioni costano. Sarà anche per questo che gli Stati uniti hanno sollecitato il governo italiano a contribuire alla missione multinazionale approvata dal Consiglio di sicurezza e indispensabile per riportare il paese ad un clima più disteso. Ad Haiti la situazione è di allarme. Una situazione che non consente distrazioni anche se i governi mondiali concentrano la loro attenzione principalmente su altri conflitti, distraendo l’attenzione fino al punto di portare ciò che sta succedendo ad Haiti ad essere annoverato tra i tanti conflitti dimenticati.