Siamo nel parco d’Aspromonte, uno di quegli enti che da un po’ di tempo amministrano le nostre montagne. Il parco d’Aspromonte negli ultimi mesi e sottoposto a contorsioni di potere. Dopo il commissariamento del presidente Leo Autelitano e di tutto il consiglio direttivo, la nomina del commissario straordinario Renato Carullo e le dimissioni del direttore Giuseppe Putortì, altre notizie sconvolgono la governance dell’ente Parco.
Nella determina numero 114 del 3 aprile 2024, l’Ente ha disposto un servizio catering in occasione della riunione della comunità del Parco. Il vicepresidente ha comunicato con nota protocollata il 18 marzo e indirizzata al direttore che, in data 5 aprile avrebbe avuto luogo un incontro dei componenti della stessa comunità, finalizzato all’approfondimento delle procedure relative all’aggiornamento del Piano Pluriennale economico e sociale. Inoltre, con la stessa nota il vicepresidente dispone di prevedere una pausa pranzo per dare ristoro agli amministratori convocati alla riunione.
L’amministrazione dell’ente annota nella determina che i tempi ristretti non avrebbero consentito l’avvio della procedura MePa, ritenendo di dover procedere in modo diretto, individuando un hotel di Gambarie disponibile a servire il pranzo al prezzo di 22 euro a testa, conseguentemente, vengono impegnati 726 euro compresivi di IVA per far fronte alla spesa.
Il destino ha voluto che il presidente legittimo sia deceduto il 19 giugno 2023, da quasi 10 mesi e, questo lo sa bene il vicepresidente, da regolamento potrebbe solo convocare l’assemblea per eleggere il nuovo presidente, nella sede legale di Gerace, qualcuno ha permesso però al sindaco di San Roberto, Antonino Micari, di esercitare un potere totale da vice e senza mai rispettare il regolamento e, quindi, convocare la famosa assemblea per l’elezione del presidente. E’ appena il caso di ricordare che Giuseppe Pezzimenti fu eletto il 26 giugno 2020, purtroppo ha passato quegli ultimi anni a combattere una battaglia contro un male incurabile che gli è stato fatale. Per tale motivo, pur non avendone titolo, il sindaco di San Roberto è di fatto il presidente del Parco ormai da più di 2 anni. Ma le sorprese non sono finiscono qua: alla riunione di venerdì 5 aprile non è stato raggiunto il numero legale, sembra infatti che i presenti fossero 13 sui 39 componenti della comunità del parco. Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, sembra che i presenti non abbiano rinunciato al lauto pranzo a spese dei contribuenti e, anzi, hanno mangiato anche per gli assenti consumando da soli tutta la cifra impegnata dall’ente parco.