Di Mimmo Tallini*
ALTRO CHE PARTITA APERTA. QUELLA DEL SANT’ANNA È UNA PARTITA DATA VINTA A TAVOLINO AI NEMICI DI CATANZARO. È STATO UN DELITTO PERFETTO, E CI SONO GLI ATTI UFFICIALI A DIMOSTRARLO.
Ingenui o in malafede quelli che dicono che la partita del Sant’Anna Hospital è ancora aperta. Non solo non è una partita aperta, ma è una partita data vinta a tavolino già da molti mesiai nemici di Catanzaro da un centrodestra catanzarese succube e prigioniero dei bisogni personali.
Una partita persa come quella per la seconda facoltà di medicina a Cosenza, come quella dei finanziamenti spariti per il nuovo ospedale, come lo scandaloso fermo del cantiere dell’umido ad Alli.
Non ci sarà nessuna ripartenza da zero a zero, come qualcuno tenta di raccontare forse per far dimenticare che gran parte delle responsabilità ricadono proprio sul partito catanzarese di Forza Italia, eterodiretto da Cosenza e Reggio Calabria.
La partita è chiusa, almeno per quanto riguarda la cardiochirurgia, perché il disegno del presidente Occhiuto è già stato scritto negli atti ufficiali del Dipartimento regionale della Salute e delle Aziende ospedaliere più grandi della Calabria.
La decadenza dell’accreditamento del Sant’Anna Hospital è stata studiata a tavolino per recuperare i posti letto e trasferirli altrove. E così è andata:
• 20 posti letto assegnati al Policlinico universitario,
• 15 posti letto al GOM di Reggio Calabria,
• 14 posti all’Annunziata di Cosenza.
Tutto scritto nei documenti. Ma di quale “partita aperta” stiamo parlando?
Senza la cardiochirurgia, il Sant’Anna Hospital rischia di diventare una clinica privata come tante, ammesso che riesca a ottenere accreditamenti per altre specialità.
È stato un delitto perfetto, compiuto nel più totale disinteresse della classe politica catanzarese, in particolare del centrodestra, che ha barattato il suo silenzio con incarichi e prebende personali.
*già Presidente del Consiglio Regionale della Calabria
