Di Santo Gioffrè
CHE I CALABRESI VADANO AL NORD, PER CURARSI, PERCHÈ SON ASSALITI DALLA VOGLIA DI “RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE, NEI MOMENTI DIFFICILI” LA VOCE, NEL VOCABOLARIO DEGLI STRAFALCIONI, PROPRIO CI STA. POVERA CALABRIA E POVERO POPOLO VACCA
Io mi aspetto urgente interrogazione dei Consiglieri Regionali Calabresi ad Occhiuto e dei Parlamentari alla Meloni, atta a domandar a lor signori se si riconoscono nelle incaute, quanto burlesche e irrispettose dichiarazioni del Direttore dell’Azienda Zero, tal Gandolfo Miserendino, uno dei tanti “transumati” in Calabria per sbarcare il lunario con corposo stipendio, per esaudire chissà qual desiderio di qualche importante richiedente romano, senza aver, minimamente, contezza a che latitudine si trovi e con quanto sprezzo si è espresso verso chi vive drammatiche situazioni legate alle malattie, che feriscono, profondamente, il corpo, la mente e la dignità della persona. E non pensiate di cacciarvela con la solita battuta dell’infelice uscita o che s’intendeva dire altro. È il senso di menefreganza e leggerezza distaccata con cui si stanno affrontando i drammi dei Calabresi. Almeno, nel caso di certe dichiarazioni, fateli, preventivamente, passare al setaccio censorio dal vostro corposo ufficio propaganda dove, giornalmente, costruite le fantastiche narrazioni sui prodigiosi risultati, in ogni campo, che state ottenendo in Calabria. Altrimenti, rischiate di fare la fine del soldato che si recò dalla Sibilla cumana per conoscere la sua sorte in guerra e la sua vita fu attaccata a dove veniva posta la virgola(,) si proprio la virgola, nella risposta ricevuta, come le non rispettose e strafottenti dichiarazioni di cui sopra nei confronti dei Calabresi, che già son pieni di cazzi loro.