Di Bruno Villella
Chissà se almeno un ricordo ci può fare riflettere?
Ci separano 3 anni da quel marzo del 2022, dalla cocente sconfitta alle elezioni della provincia di Cosenza.
Ricordo il generoso tentativo dell’on Francesco Boccia, che per attenuare le pesanti responsabilità del gruppo dirigente del PD, si limito’ a circostanziare le responsabilità sul sindaco di CoRo, Flavio Stasi, reo di aver diviso il centrosinistra. Direte un atto di rottura difficilmente ricomponibile?
Certo se l’azione politica fosse la risultante di un pensiero, di una elaborazione rispetto alla quale misurare la coerenza. Niente di tutto questo alle nostre latitudini.
L’epilogo è degno delle peggiori sceneggiate!
Infatti, l’allora candidato del PD, sconfitto, Ferdinando Nocito, attuale Sindaco di Spezzano Albanese, ha lasciato in malo modo il partito e,
ancora peggio, 2 anni dopo, il PD di CoRo ha partecipato con una sua lista a sostegno del Sindaco Stasi. Ma gli elettori, non partecipano alle convenienze delle sceneggiate e il PD con il suo 4%, circa, ha pagato e continua a pagare dazio.
È chiaro?
Allora penso sia giusto dare 2 Consigli:
Si ritorni a ragionare politicamente, per quello che resta da fare alle elezioni Comunali, a partire da Rende;
Si ragioni su di un percorso congressuale che possa affrontare e risolvere i nodi politici che ci hanno ridotto a al 15%, ad essere secondi ai 5Stelle. Un triste primato, tutto Calabrese. La chiave va cercata oltre la logica dell’ostracismo verso i nemici interni al partito, che in tanti sono stati costretti ad abbandonare, perché non ci può essere contesa politica contro la logica del meno siamo e meglio stiamo!