Il Potere Silenzioso di Cannizzaro: La Scalata Oscura del Nuovo Re di Forza Italia in Calabria

L’Opa calabrese su Forza Italia: La scalata di Francesco Cannizzaro
Nel panorama politico calabrese, la figura di Francesco Cannizzaro emerge con crescente preminenza. Deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, Cannizzaro è riuscito a consolidare la sua posizione all’interno del partito, guadagnandosi il sostegno di importanti esponenti nazionali come Antonio Tajani. La sua carriera, iniziata sotto l’ala protettrice dell’ex senatore Antonio Caridi, ha attraversato diverse tappe, portandolo a diventare una delle figure più influenti del centrodestra calabrese.
Come evidenziato da Pietro Comito in un articolo pubblicato sul quotidiano Domani il 19 agosto 2024, Cannizzaro rappresenta l’incarnazione di una nuova classe dirigente calabrese, cresciuta in un contesto politico complesso e spesso segnato da contatti pericolosi. La sua ascesa non è stata priva di sfide giudiziarie: nel 2016, ad esempio, fu indagato nell’ambito dell’operazione “Ecosistema”, accusato di aver beneficiato del supporto elettorale del clan Paviglianiti. Tuttavia, come sottolinea Comito, Cannizzaro è stato assolto “perché il fatto non sussiste”, un episodio che ha rafforzato la sua immagine pubblica e la sua carriera politica.
Un altro episodio suggestivo riguarda il rapporto simbiotico che Cannizzaro aveva con Antonio Caridi, descritto da Comito come il suo “mentore”. Le intercettazioni raccolte nel 2012 rivelano quanto fosse forte l’influenza di Caridi su Cannizzaro: in una conversazione, Cannizzaro ammetteva candidamente che avrebbe dovuto “parlare con Antonio” prima di prendere qualsiasi decisione. Questo legame profondo ha caratterizzato la sua ascesa, conferendogli un profilo di politico astuto e spregiudicato.
Cannizzaro non è nuovo a sfide giudiziarie, dalle quali è sempre uscito indenne, consolidando così la sua reputazione. Nel contesto di una regione spesso travolta da scandali e inchieste, il deputato reggino ha saputo mantenere il controllo, guidando Forza Italia verso risultati elettorali significativi, tanto da superare Fratelli d’Italia in alcune zone. Questo successo, tuttavia, non è privo di ombre. Come osserva Comito, Forza Italia in Calabria “ha un pessimo retaggio da dover ripulire”, un’eredità di relazioni ambigue che Cannizzaro eredita e con cui deve confrontarsi.
Nonostante le criticità, la leadership di Cannizzaro in Forza Italia appare consolidata. Alla guida del partito in Calabria, egli rappresenta una nuova generazione di politici che, pur tra mille difficoltà, è riuscita a imporsi in un contesto estremamente competitivo e caratterizzato da una forte presenza di gruppi di potere locali. La sua storia riflette la complessità del potere in Calabria, dove l’intreccio tra politica e giustizia crea una realtà intricata e talvolta opaca.
L’ascesa di Cannizzaro, descritta con acume da Pietro Comito, non solo evidenzia la resilienza e l’abilità politica del deputato reggino, ma solleva anche importanti interrogativi sul futuro di Forza Italia in una regione tanto strategica quanto problematica.
Questo testo rielaborato e ampliato integra citazioni dell’articolista Pietro Comito e arricchisce il profilo di Francesco Cannizzaro con ulteriori dettagli ed episodi suggestivi.