sabato, 15 Febbraio 2025

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Il Sud che viaggia a due velocità: il lento declino delle ferrovie calabresi

Tagli, disinvestimenti e isolamento: in Calabria il trasporto ferroviario crolla, lasciando un territorio sempre più lontano dal resto del Paese

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Il litorale di ponente del Cosentino, piegato dalla furia del vento, diventa simbolo di una Calabria dimenticata, periferia estrema di un’Italia che procede a due velocità. Qui, i binari sembrano ormai rugginiti, testimoni silenziosi di un progresso che non arriva. Il panorama ferroviario è desolante: a Vaglio Lise, l’unico treno interregionale rimasto è il Napoli-Cosenza, una linea solitaria che racconta più assenze che presenze.L’amministratore delegato di Ferrovie, Stefano Donnarumma, ha espresso con disarmante chiarezza la visione aziendale verso il Sud: «Il disagio che può impattare su un migliaio di persone non può essere descritto come un disastro visto che ogni giorno spostiamo due milioni di passeggeri». Parole che, nella loro formalità, certificano decenni di marginalizzazione. Per il Mezzogiorno e la Calabria, in particolare, Trenitalia ha scelto di ridurre investimenti e ambizioni, e la politica locale ha accettato senza mai contestare.Un’eccezione recente è il sindaco Franz Caruso, che ha provato a portare la questione dell’Alta Velocità all’attenzione di Roma. Ma il peso di vent’anni di immobilismo è schiacciante: treni e corse cancellate, opportunità di movimento ridotte all’osso, e una popolazione che si è vista progressivamente isolata.I dati confermano questo scenario. Prima della pandemia, i passeggeri in Calabria sfioravano i 26 milioni all’anno; poi, il Covid ha ridotto drasticamente il flusso a 16 milioni. Anche con una lieve ripresa, l’ultima rilevazione registra un minimo storico di 15 milioni di utenti. Il calo non è solo un dato numerico, ma il riflesso di una realtà che spinge i viaggiatori a cercare alternative, come il trasporto su gomma.Il declino ferroviario è lo specchio di una strategia che ha sottratto a questa terra non solo mezzi di trasporto, ma anche speranza e prospettive di sviluppo.

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