Durante il convegno Ambrosetti, tenutosi a Roma, è emersa una realtà allarmante riguardante la salute degli italiani: circa 24 milioni di cittadini sono affetti da malattie croniche. Questo dato non solo riflette una sfida importante per la salute pubblica, ma ha anche significative implicazioni per la spesa sanitaria nazionale, che ha superato i 65 miliardi di euro all’anno.
Le malattie croniche, che spaziano dal diabete alle patologie renali, rappresentano un fardello crescente per il sistema sanitario nazionale (Ssn) e richiedono una gestione ottimale per garantire una qualità della vita accettabile per i cittadini. Un aspetto fondamentale emerso nel convegno è l’importanza della diagnosi precoce. Intervenire tempestivamente in molte di queste malattie può fare una differenza sostanziale non solo nel miglioramento delle condizioni di salute dei pazienti, ma anche nella riduzione dei costi associati a trattamenti complessi e di lunga durata.
In particolare, i farmaci SGLT2i hanno dimostrato una notevole efficacia nel trattamento di affezioni come il diabete mellito, la malattia renale cronica e lo scompenso cardiaco. Questi farmaci non solo aiutano a gestire le malattie, ma possono anche contribuire a prevenire complicazioni future, riducendo così il carico sul sistema sanitario.
Tuttavia, è stato sottolineato che l’accesso all’innovazione farmacologica risulta ostacolato da una gestione parcellizzata del sistema. Questa frammentazione rende difficile l’introduzione rapida e uniforme di nuove terapie e trattamenti, creando disparità nel trattamento tra le varie aree geografiche del Paese. È quindi essenziale che i decisori politici e i leader del settore sanitario collaborino per creare un vero e proprio sistema integrato che faciliti la valutazione e l’accesso ai farmaci innovativi.
Le prospettive emerse dalla giornata di studi indicano la necessità di un approccio concertato per affrontare la crisi delle malattie croniche in Italia. Solo attraverso una visione condivisa e un impegno concreto sarà possibile migliorare la qualità della vita dei milioni di italiani colpiti e sostenere la salute pubblica nel futuro.