Si è concluso con sette condanne e un non doversi procedere per decesso dell’imputato il primo grado del processo legato all’inchiesta “Matassa”, una delle indagini tributarie più complesse e articolate mai condotte nell’Alto Tirreno cosentino.
L’inchiesta, ribattezzata così per gli stratagemmi intricati e sofisticati messi in atto per eludere il fisco e truffare lo Stato, ha portato alla luce un sistema fraudolento strutturato e persistente, che ha impegnato per anni gli inquirenti.
Dopo circa sette anni di dibattimento, il Tribunale di Paola ha emesso la sentenza di primo grado, infliggendo la pena più pesante a M. R., considerato la mente delle operazioni, condannato a 11 anni e 8 mesi di reclusione.
Queste le altre condanne:
- G. B.: 2 anni e 7 mesi
- M. S.: 3 anni e 6 mesi
- A. F. D. L.: 3 anni e 6 mesi
- E. C.: 2 anni e 10 mesi
- F. D. L.: 3 anni e 3 mesi
- R. U.: 2 anni e 10 mesi
Il procedimento nei confronti di un ottavo imputato è stato archiviato a causa della sopravvenuta morte del reo.
L’indagine aveva rivelato un sistema ramificato che, attraverso società fittizie, false dichiarazioni e documentazione alterata, aveva sottratto ingenti somme alle casse dello Stato.
Con la sentenza, i giudici hanno riconosciuto la gravità delle condotte, ponendo fine a uno dei capitoli giudiziari più lunghi e complessi della zona. Resta ora da vedere se e quali ricorsi verranno presentati in Appello.