Settantasette persone rischiano il processo nell’ambito dell’inchiesta “Open Gates” sulla gestione irregolare del carcere di Siano a Catanzaro. La Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Catanzaro ha richiesto il rinvio a giudizio, con l’udienza preliminare fissata per il 25 novembre presso l’aula bunker di Catanzaro, davanti al gup Sara Merlini.
Tra le parti lese individuate dalla Procura figurano il Ministero della Giustizia, il Comune di Catanzaro, l’Asp di Catanzaro e la Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’inchiesta coinvolge anche i vertici del carcere, che secondo l’accusa avrebbero trasformato la struttura in un luogo in cui “comandavano i detenuti”. Tra gli indagati, spicca l’ex direttrice Angela Paravati, accusata di concorso esterno in associazione per delinquere, falso, falsità ideologica e corruzione. Coinvolta anche Simona Poli, che ha guidato la polizia penitenziaria nel carcere dal 2018 al 2022.