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Inseguimento sull’A2: arrestati due truffatori dopo un raggiro ai danni di un’anziana

Dopo una fuga di 40 km, la Polizia Stradale blocca una coppia sospettata di aver estorto denaro e gioielli con la tecnica del finto incidente. Refurtiva recuperata e arresti convalidati dal G.I.P.

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Mercoledì pomeriggio della scorsa settimana, lungo l’autostrada A2 del Mediterraneo, una segnalazione indicava il transito di un’autovettura sospetta, i cui occupanti erano ritenuti responsabili di una truffa ai danni di un’anziana signora di Reggio Calabria. La donna, nelle ore precedenti, aveva ricevuto una telefonata allarmante: le veniva riferito che il figlio era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale, in cui una donna e un bambino avevano riportato ferite gravi ed erano stati trasportati in ospedale. Per evitare che il figlio fosse denunciato, le era stato richiesto di consegnare una somma di denaro.Gli agenti della sottosezione di Polizia Stradale di Palmi e della Sezione di Vibo Valentia sono intervenuti immediatamente, riuscendo a individuare il veicolo che nel frattempo aveva imboccato l’autostrada in direzione nord. Ne è scaturito un inseguimento lungo circa 40 chilometri, durante il quale i sospetti hanno tentato in ogni modo di eludere il fermo. Nei pressi dello svincolo di S. Onofrio, dopo un ultimo tentativo di fuga, l’auto è stata definitivamente bloccata.Durante la perquisizione del mezzo, gli agenti hanno rinvenuto duemiladuecentocinquanta euro in contanti e una grande sacca abilmente occultata, contenente oro, bracciali, orologi e altri monili di valore. Gli occupanti dell’auto, un uomo e una donna, sono stati condotti negli uffici della Polizia per ulteriori accertamenti. Nel frattempo, la signora truffata si era già recata presso il Comando Carabinieri di Reggio Calabria per sporgere denuncia. Le indagini hanno confermato che la somma di denaro e gli oggetti preziosi sequestrati erano stati consegnati direttamente dalla vittima, caduta in uno stato di agitazione e soggezione psicologica a causa dell’inganno subito.I due truffatori sono stati arrestati e posti agli arresti domiciliari. Nella giornata di venerdì, il G.I.P. del Tribunale di Vibo Valentia ha convalidato l’arresto, applicando la misura provvisoria dell’obbligo di dimora. La refurtiva, invece, è stata restituita alla legittima proprietaria. Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari, nel rispetto del principio di presunzione d’innocenza fino all’esito del giudizio.

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