La lussemburghese Nuo Capital, controllata dal magnate cinese Stephen Cheng, ha firmato un accordo per rilevare il 78,567% del capitale sociale di Bialetti, storico marchio italiano del caffè. L’operazione prevede un closing entro giugno 2025, seguito dal lancio di un’Opa totalitaria finalizzata al delisting del titolo dalla Borsa di Milano.
L’acquisizione si articola in due fasi:
- Il 59% è stato acquistato da Bialetti Investimenti e Bialetti Holding per 47,3 milioni di euro.
- Il restante 19,5% è stato rilevato da Sculptor Ristretto Investment per 5,7 milioni di euro.
Il prezzo dell’offerta pubblica sarà non inferiore a 0,467 euro per azione. Intanto il titolo ha reagito con entusiasmo in Borsa, segnando un +59,5% nelle prime ore successive all’annuncio.
«Ho acquistato questo meraviglioso marchio più di 30 anni fa – ha dichiarato Francesco Ranzoni, presidente di Bialetti Industria –. Oggi è una realtà internazionale con un grande potenziale».
L’acquisizione rientra in un piano più ampio di rifinanziamento e rilancio dell’azienda, con un accordo di ristrutturazione del debito che prevede:
- un finanziamento junior fino a 30 milioni di euro, concesso da Illimity Bank e Amco,
- un finanziamento senior fino a 45 milioni, messo a disposizione da Banco Bpm, Bper e Banca Ifis,
- e apporti di equity da parte di Nuo Octagon per almeno 49,5 milioni, destinati a ridurre significativamente l’indebitamento.
L’obiettivo è restituire solidità finanziaria al marchio e preparare Bialetti a una nuova fase di crescita, sotto il controllo di una holding internazionale che punta a valorizzarne l’identità italiana nel mondo.