La mano dei clan sulle elezioni. Come raccontano gli atti dell’inchiesta Karpanthos che ha già portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Cerva. Come riporta Gazzetta del Sud, ora si aggiungono le dichiarazioni dei due boss della Pre Sila catanzarese. I loro verbali sono stati depositati nell’ultima udienza del processo insieme alla relazione del perito sul materiale sequestrato nei telefonini di alcuni degli indagati. Ne emerge un quadro inquietante che riguarda non solo i ristretti confini della Presila catanzarese. Uno dei due boss svela di essere stato pagato da un ex consigliere per raccogliere voti tra Cropani, Petroná e Botricello e di aver avuto in cambio anche una cena pagata, tutto ciò per un centinaio di voti.
Inoltre nella relazione depositata agli atti si sottolinea che lo stesso candidato aveva dichiarato di aver ottenuto un record di consensi nella Presila catanzarese.