martedì, 20 Maggio 2025

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La rivolta dolce della Calabria: il fronte largo diventa fiume in piena

Dai sindaci ai vescovi, dai medici ai comitati: l’ondata di adesioni alla mobilitazione per una sanità giusta svela il volto vero della società calabrese. Ora la politica non può più voltarsi dall’altra parte

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Cresce, si allarga, si rafforza. Il fronte della mobilitazione per il diritto alla sanità in Calabria si è ormai trasformato in un vero e proprio fiume in piena. Una partecipazione trasversale che unisce settori strategici della società: artisti, uomini e donne della Chiesa, rappresentanti delle istituzioni, associazioni civiche radicate nei territori, semplici cittadini. Le fila di chi oggi, a Piazza Prefettura di Catanzaro, manifesterà per una sanità giusta, pubblica e accessibile, si vanno via via ingrossando. È un’onda che nessuno può più ignorare.

Ci sono i sindaci, decine e decine, dai piccoli comuni dell’entroterra alle grandi città. Da Mimmo Lucano a Giuseppe Falcomatà, da Nicola Fiorita a Franz Caruso, da Flavio Stasi a Pino Capalbo, da Michele Tripodi a Giovanni Papasso, passando per un lungo elenco di amministratori coraggiosi: Parghelia, Mesoraca, Cutro, Giffone, Sant’Agata del Bianco, San Fili, Cosenza, Reggio, Catanzaro, e tanti altri.

Ci sono i sindacati: la CGIL Calabria, la CGIL Cosenza, l’USB Sanità, lo SMI, la Claai. Ci sono i comitati per la salute, le associazioni dei pazienti, i gruppi spontanei di cittadini che si battono per ospedali aperti e cure dignitose.

Ci sono i nomi e le voci della cultura popolare e del territorio: Mimmo Cavallaro, Radio Ciroma, il Collettivo Stipaturi, “Gli Spalatori di Nuvole”, l’Ambulatorio solidale “Prima gli ultimi”, la Biblioteca delle Donne, What Women Want, e tante altre realtà pulsanti.

Ci sono le firme pesanti del mondo ecclesiastico: l’arcivescovo di Cosenza Giovanni Checchinato, il vescovo di Locri Francesco Oliva. Presenze non rituali, ma simboliche e concrete, segno di una Chiesa che non si rifugia ma si espone.

E poi c’è la politica: quella che ha scelto di stare con i cittadini. Il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, AVS, PSI, Potere al Popolo, Fronte Comunista, i candidati e gli amministratori che hanno detto “presente”: Antonio Lo Schiavo, Bianca Rende, Doris Lo Moro, Tito Nastasi.

Più che una semplice manifestazione, è una presa di parola collettiva. La Calabria che non si rassegna, che non delega, che non accetta il disastro della sanità come ineluttabile destino. Una Calabria che si riconosce e si solleva, senza bandiere esclusive ma con una sola parola d’ordine: dignità.

I SINDACI – Antonio Landro (Parghelia), Annibale Parise (Mesoraca), Antonio Barberio (Scandale), Antonio Ceraso (Cutro, che delega il suo vice, Tommaso Olivo, essendo impegnato fuori sede), Franco Durante (Castelsilano), Maria Teresa Aiello (Crosia), Antonio Albanese (Giffone), Angelo D’Angelis (Serrata), Domenico Antico (Cittanova), Rocco Giorgio Ciurleo (Maropati), Michele Conia (Cinquefrondi), Simone Puccio (Botricello), Domenico Stranieri (Sant’Agata del Bianco), Mimmo Lucano (Riace), Umberto Mazza (Caloveto), Giuseppe Campisi (Ardore), Rosario Sergi (Platì), Enzo Pellegrino (Amantea), Cosimo De Tommaso (San Lucido), Fabio Signoretta (Jonadi), Linda Cribari (San Fili), Ugo Vetere (Santa Maria Del Cedro). Michele Mesiano (Francica), Luca Alessandro  (Polia), Giuseppe Condello (San Nicola da Crissa), Nino Schinella (Arena), Enzo Romeo (Vibo Valentia), Rosaria Amalia Capparelli (San Benedetto Ullano), Giovanni Pirillo (Longobucco) e Renzo Russo (Saracena), Michele Tripodi (Polistena), Virginia Mariotti (San Marco Argentano), Vittorio Scerbo (Marcellinara), Umberto Federico (Luzzi), Daniele Sisca (Santa Sofia D’Epiro) e Felice Spingola (Verbicaro), Franz Caruso (Cosenza),  Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Flavio Stasi (Corigliano Rossano), Nicola Fiorita (Catanzaro), Giusy Caminiti (Villa San Giovanni), Mimmo Lo Polito (Castrovillari), Paolo Pappaterra (Mormanno), Luca Lepore (Aiello Calabro), Agostino Chiarello (Campana), Pino Capalbo (Acri), Giovanni Papasso (Cassano allo Ionio), Orlandino Greco (Castrolibero).
I COMITATI, I SINDACATI LE ASSOCIAZIONI, LE ONLUS, I CITTADINI – Italia Nostra Lamezia, Associazione Malati cronici Lamezia, Comitato Pro Casa della Salute di Scilla (Demetrio Zema), Mimmo Cavallaro, Carlo De Gaetano, USB Sanità Calabria, Anpi Amantea, Anpi Paola, Cgil Calabria, Cgil Cosenza, Comitato “Casa della Salute” di Siderno, Associazione Culturale Confluenze di Cosenza, Associazione Benessere Bambino di Rende, Movimento Terra e Libertà Calabria, Coordinamento Regionale Controvento Calabria, Movimento No Ponte, La Biblioteca delle donne di Soverato, Consiglio comunale dei Giovani di Cosenza, Arci Crotone Aps, “Gli Spalatori di Nuvole Aps”, A. Maslow Aps, “Nonostante tutto Resistiamo”, Demos Crotone, Gli altri siamo noi odv sezione di Cosenza e Crotone, Movimento 1000 papaveri rossi di Bocchigliero, Comitato di cittadini Costa degli Dei, Carole Davies presidente del Circolo culturale “Lo Scarabeo”, Associazione talassemici di Cosenza, Carlo De Gaetano, già responsabile della Cgil Medici Cosenza, Associazione Arti e Parole APS, Comitato 18 gennaio di San Giovanni in Fiore, Anpi Polistena, Anpi Catanzaro, Fondazione Pina Alessio Gioia Tauro, Associazione “Amici in vespa” Cittanova, Associazione “Insieme” Polistena, Associazione ARCO, Arci Calabria, Comitato per il Pronto Soccorso di Catanzaro, Claai (Confederazione Lavoratori Autonomi Artigiani Italiani) della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Collettivo Stipaturi, Le Lampare Basso jonio cosentino, Sindacato medici Smi, Fabio Mammoliti-presidente Ascoa (associazione regionale commercianti e artigiani), Radio Ciroma, Coordinamento sanità 19 marzo,  l’Ambulatorio solidale “Prima gli ultimi”, il Movimento “Insieme per Gioia Tauro”, l’associazione “I nostri angeli” di Scido, Avis Polistena, il Coordinamento per la democrazia costituzionale, l’associazione Dossetti, Whatwomen want – la Calabria vista dalle donne.
LA CHIESA – Monsignor Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace.
LA POLITICA – Pd Calabria, Pd Vibo Valentia, il Movimento 5 stelle, Rifondazione Comunista, Fernando Pignataro (Sinistra Italiana), che ha annunciato anche l’adesione di Avs, Bianca Rende – consigliera comunale di Cosenza, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo e il movimento Liberamente progressisti, il gruppo regionale del Partito democratico, Psi Catanzaro, Psi Reggio Calabria, Potere al Popolo Calabria, Fronte Comunista, Movimento per la Rinascita Comunista Calabria, la candidata sindaca del centrosinistra di Lamezia, Doris Lo Moro, Annunziato “Tito” Nastasi, candidato sindaco di Melito Porto Salvo.”

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