Chiamata alle armi da parte della consigliere regionale Amalia Bruni,che vuole tenere alta la guarda sulla sanità lametina, nonostante le rassicurazioni di Occhiuto sul decreto di ridimensionamento delle strutture ospedaliere leggi.Il disappunto dei lametini e di tutto il comprensorio è unanime, e non hanno intenzione di abbassare la testa dinnanzi allo “scellerato” decreto, che demolisce ben 16 strutture dal nosocomio lametino.
La consigliera regionale lametina, ha chiamato all’ordine i Dem di Lamezia convocando una manifestazione pubblica, per difendere il futuro che possiamo definire incerto dell’Ospedale e dell’intero sistema sanitario che ruota intorno al vasto comprensorio.Un bacino d’ utenza che, in generale, supera le 300 mila persone e, che, in caso di ridimensionamento si riverserebbero, creando tra le altre cose, ulteriore disagio sanitario, sulle strutture del capoluogo catanzarese. La tensione dunque rimane alta anche perché il tentativo di declassamento si andrebbe a sommare, secondo quanto emerso ieri dal lungo e articolato dibattito, agli altri scippi di cui è stato oggetto il nosocomio lametino nel corso degli anni, la cui responsabilità è principalmente da attribuire solo alla classe politica.
Lamezia, per l’ennesima volta è costretta a lottare per difendere il proprio territorio, in particolar modo il “suo”ospedale. Il grido dei lametini verrà ascoltato dal presidente Occhiuto?
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