L’incontro, ha visto coinvolte le cariche politiche e istituzionali interessate, quali, Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria; Salvatore Curcio, Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme; il sindaco, Paolo Mascaro; Enrico Ricci, Prefetto di Catanzaro; vi hanno partecipato anche diversi dirigenti dei Dipartimenti della Regione.
Si tratta della baraccopoli più grande del Sud, che vede la presenza di 96 nuclei familiari, per un totale di 440 persone. La bonifica prevede poi una rigenerazione urbana dell’area, che lascerà spazio a nuove costruzioni.
Come ha detto il sindaco Mascaro: “Ci sono due azioni parallele – ha aggiunto – un’azione immediata che deve consentire la bonifica, e un’azione che poi è quella definitiva. Questi due aspetti, cammineranno di pari passo. L’obiettivo è la rigenerazione urbana di Scordovillo, dove, insieme alle nuove abitazioni, si prevedono strutture sociali e vie di collegamento per fare in modo che questi stabili che saranno realizzati non saranno costruzioni ghettizzate e abbandonate”.
Il Presidente della Regione, si trova in accordo con queste iniziative, dichiarando che sia più efficace uno sgombero totale delle baracche: “Ho detto più volte – dichiara Occhiuto – che secondo me lo sgombero parziale non è una soluzione. Perché nei campi rom le baracche poi si rigenerano, nel senso che se non si sbaracca tutto con le ruspe e da lì in poi non si fa attenzione affinché non venga edificata nessun’altra baracca, tutte le risorse che vi si spendono sono da buttare. Bisogna trovare una soluzione che sia strutturale”.