A Roma, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha lanciato un forte appello a favore della partecipazione popolare in relazione a quattro quesiti referendari in materia di lavoro. Durante una recente conferenza stampa, Landini ha esortato i cittadini a avanzare con decisione, invitando a votare “cinque sì” per sostenere i diritti dei lavoratori e migliorare le condizioni occupazionali nel Paese.
Questa iniziativa si inserisce in una più ampia strategia della Cgil per mobilitare la popolazione e affrontare i temi cruciali che riguardano il mondo del lavoro. “Si apre una stagione di partecipazione per i cittadini”, ha dichiarato Landini, sottolineando l’importanza di coinvolgere attivamente la società nella discussione su questioni fondamentali per il welfare e la dignità dei lavoratori.
Uno dei punti cardine del suo discorso è stata la ferma opposizione alla legge sull’autonomia differenziata, sostenuta da alcune forze politiche, che, secondo Landini, potrebbe creare disparità tra le diverse regioni italiane, compromettendo i diritti e la protezione dei lavoratori. “Non possiamo permettere che il nostro sistema di diritti si frammenti ulteriormente”, ha avvertito il segretario.
In aggiunta ai referendari, Landini ha chiesto iniziative per l’abrogazione della legge Calderoli, ritenuta dannosa per il settore. Secondo il leader sindacale, è fondamentale rinsaldare i principi di solidarietà e uguaglianza sociale, valori che sono stati messi a rischio dalle recenti riforme.
Con questa mobilitazione, la Cgil intende non solo proporre una risposta alle sfide attuali, ma anche stimolare una riflessione più ampia sul futuro del lavoro e della partecipazione cittadina. La battaglia per i diritti non può essere condotta solo nelle aule parlamentari, ma deve coinvolgere l’intera comunità, con l’obiettivo di garantire un lavoro dignitoso e tutelato per tutti.