Domenica 18 maggio si terrà la solenne Messa di inizio pontificato di Leone XIV, un evento che si preannuncia storico per la Chiesa e per i fedeli di tutto il mondo. Sono attese fino a 250mila persone in Piazza San Pietro, insieme a numerose delegazioni internazionali. Tra i rappresentanti istituzionali di rilievo potrebbe esserci anche il vicepresidente degli Stati Uniti, Vance. Al termine della celebrazione, Leone XIV guiderà per la prima volta la preghiera del Regina Coeli dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana.
Sabato 17 maggio, vigilia della Messa inaugurale, il Pontefice incontrerà formalmente i membri del Collegio cardinalizio. Nel frattempo ha confermato ad interim i responsabili della Curia romana, e ha deciso di risiedere temporaneamente nell’appartamento del Sant’Uffizio, in attesa che si concludano i lavori nel Palazzo Apostolico.
Intenso anche l’aspetto spirituale che sta accompagnando questi primi giorni di pontificato. Nella sua prima celebrazione da Papa, avvenuta ieri nella Cappella Sistina, Leone XIV ha riflettuto sul senso profondo della fede, denunciando il rischio di un cristianesimo svuotato della sua verità spirituale. «Anche oggi Gesù viene ridotto a un semplice leader carismatico – ha ammonito – alimentando un ateismo di fatto, anche tra i battezzati». Poi, rivolgendosi direttamente ai cardinali, ha affermato: «Voi mi avete chiamato a portare questa croce. So di poter contare su di voi per camminare insieme. Dobbiamo farci piccoli, affinché Cristo possa essere conosciuto».
Un inizio di pontificato sobrio ma ricco di intensità, che lascia già intravedere alcune delle linee spirituali e pastorali che potrebbero caratterizzare il nuovo Papa.