“Stefanaconi era un paese rinato oggi purtroppo dobbiamo dire che è un paese che è stato a affossato con questa scelta. Lo vedranno nei prossimi giorni, nei prossimi mesi, perché i commissari non potranno fare altro che i burocrati. Stefanaconi era abituato a vedere i suoi amministratori tra la gente, a rispondere al telefono in qualsiasi ora del giorno, ad avere sempre quella sensibilità ad offrire servizi ad offrire il benessere. Oggi è una comunità di lutto, questo è un dato certo, aldilà degli disfattori che ci sono in ogni dove, e che sono stati promotori di una serie di denunce anonime. Oggi la politica è fatta da un’opposizione così, chi ricorda la politica vent’anni fa, anche se non ne facevo parte, dove anche le critiche rimanevano nell’alveo istituzionale.”
E’ un fiume in piena l’ex sindaco nell’intervista che ha concesso in esclusiva per la trasmissione “Il Fatto in Tv” condotta su Telemia dal nostro direttore Pasquale Motta, e che oggi riproponiamo integralemnte sulla nostra testata.
“Oggi -prosegue l’ex sindaco Solano- basta che un’opposizione scriva 23 denunce anonime, e il rischio che dopo due giorni ti arrivi una commissione d’accesso è dietro l’angolo, un vulnus istituzionale e ritengo sia grave, perché nessuno prende provvedimenti, la politica regionale e nazionale non ha il coraggio di affrontare, eppure si tratta di vite umane, si tratta di territorio, Comunità che avevano visto il benessere e che oggi si vedonono mortificato quel diritto, il diritto, il dovere di amministrare per come abbiamo amministrato senza ombra alcuna, qui mi auguro che non scrivano cose false, sono abituato a leggere cose false.
“Un Presidente della Commissione Antimafia influncer”
C’è una politica che non sa fare la politica e le istituzioni che non sanno fare le istituzioni, leggere di un presidente di una commissione antimafia, che io non conosco, non ho avuto mai il piacere di conoscerlo, che addirittura faceva l’influencer cioè sinceramente mi vengono i brividi perché magari alcuni comunicati dove venivano passati da giornali locali e poi in alcuni scioglimenti, li ritroviamo nel provvedimento. Ho avuto articoli di giornale che mi hanno fatto una guerra personale giornalistica, di alcuni giornalisti, perché altri hanno avuto quel garbo e quella correttezza di scrivere quella che era la notizia, quello ci sta, ma quando infieriscono più persone contro una persona in via preventiva, cosa fa un organo dello Stato? Per non restare con qualche dubbio è meglio toglierlo dai piedi e fare un danno.
La politica ormai è alla deriva
La politica ormai è alla deriva, non c’è una rappresentanza politica, io ho fatto parte, sono stato Presidente di questa provincia, oggi c’è una classe politica debole, ci sono comuni dove non ci sono liste, dove non si ci si candida (…)
Ci sono sindaci, amministratori che non hanno nemmeno la capacità di far valere i diritti di questo territorio, oggi questa terra piange e continua a piangere perché non si può continuare così, il turismo è ridotto al lumicino, io vengo da Capo Vaticano, è un turismo che si è ridotto almeno del 50%.
Mi auguro che nei prossimi giorni non si scrivano cazzate, perché su Stefanaconi non potranno trovare nulla, se non qualche informativa falsa, che verrà ripresa nel provvedimento stesso, io sono fiducioso che comunque questo non avvenga ma se avverrà allora a quel punto scopriremo le carte.
Non si può vivere in una terra dove tutto è ‘ndrangheta
Abbiamo lavorato per creare una bella realtà, Stefanaconi è un esempio per tutto il territorio, io dico nazionali, 10 ragazzi impegnati in associani, io ero scout, il presidente della Proloco, tutti impegnati a portare avanti il paese, oggi chiunque parla bene di Stefanaconi, se sono al punto di sciogliere per inquinamento mafioso Stefanaconi, allora significa che siamo arrivati alla frutta. Stefanaconi era un esempio e questo esempio è stato distrutto. Non si può vivere in una terra dove tutto diventa ‘ndrangheta, dove basta che entri in un bar a prenderti un caffè o basta una foto, per affermare che questo soggetto è mafioso!
Noi viviamo una terra dove c’è bisogno di un esercito di educatori, bisogna educare, bisogna prevenire e non reprimere qua si reprime prima di prevenire, si reprime a prescindere, e non è possibile, non è possibile, bisogna svegliarsi perché lo Stato siamo noi, lo Stato non è quell che si trova a Roma, lo Stato siamo noi, lo Stato si deve svegliare, i cittadini non possono subire quello che stanno subendo, non possono subire questo, loro sanno chi sono io, sanno qual è la mia famiglia.
Sono a processo per un lavoro ad una impresa inserita nella white list
Mi mandano a processo quando non dovevo nemmeno andarci, per un lavoro contestato e non pagato alla ditta di mio cugino, che faceva perte della white list della Prefettura, questo è l’accusa che mi viene formulata. Vengo accusato di essere contiguo ad un primo cugino, non ho legami con nessuno, non conosco soggetti che hanno avuto problemi con la giustizia o altro, ho fatto delle scelte da quando ero un ragazzino, non ho avuto mai i voti dei delinquenti, mai e lo sanno lo sanno anche chi ha fatto le indagini, perché l’ho hanno detto a me personalmente, e allora oggi una persona perbene fino a due giorni fa diciamo, fino a qualche mese fa, qualche anno fa, seduta nel comitato per l’ordine alla sicurezza e anche sotto processo, una persona stimata anche dei vertici delle forze dell’ordine, di colpo non sono più buono, perché probabilmente è cambiato qualcuno al vertice o perché probabilmente c’è stato un mandato per distruggere la persona, dovevano distruggere le persone.
Pronto ad affermare la verità a tutti i costi
(…) io mi auguro che non dovrò andare oltre ma sono pronto ad affermare la verità. La verità non si afferma né con ricorso al Tar e né con ricorso al consiglio di Stato, perché ormai siamo in uno stato blindato, dove c’è questa legge unica nata nel 91, una legge che non ha eguali perché è nata nel momento emergenziale, sull’emergenza del periodo stragista e viene utilizzata da potentati, e il ministro dell’Interno afferma che è una legge che bisogna modificare. E’ come l’abuso d’ufficio, fino al giorno prima hanno distrutto carriere politiche, oggi l’abuso d’ufficio si rendono conto che è un danno che si fa alla persona e alla comunità e la stessa cosa per una legge che non ha né capo e né coda, non hanno elementi solo supposizioni costruite a tavolino, perché sono costruite a tavolino nella maggior parte dei casi. Ci sono alcuni casi dove basta un’accusa, e allora noi che abbiamo studiato giurisprudenza e diamo particolare siamo valore della Costituzione, perché qua la Costituzione in Calabria, la provincia di Vibo, è assolutamente negata, non esiste la Costituzione italiana, qua non esistono i valori costituzionali che partono da un presupposto di innocenza, qua si parte da un presupposto di colpevolezza a prescindere da qualsiasi valutazione. (…)
Prima ti delegittimano poi ti isolano e poi ti uccidono
Se questo è l’andazzo sappiate che da qui a cinque anni questa terra sarà svenduta al primo che arriva, non si può vivere dove tutto diventa qualcosa di occulto, perché guardate io posso dire che molte volte gli organi dello Stato, si comportano precisamente come i mafiosi: prima ti delegittimano poi ti isolano e poi ti uccidono; a me hanno fatto questo, io ho le prove certe documentalmente provate che mi è stato fatto questo, è dal 2019 che dietro le mie spalle, c’era un accanimento investigativo costruito con notizie false e correlazioni che nemmeno i miei occhi hanno potuto credere. Ci auguriamo che questa verità venga fuori a Stefanaconi, altrimenti siamo costretti tutti ad emigrare, perché il cittadino non avrà più riferimento il cittadino, non avrà più diritto al voto, perché il voto viene commissariato, non è commissariato il sindaco, vengono commissariati i Cittadini sul presupposto che ci potrebbe essere un mafioso.”