sabato, 15 Febbraio 2025

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L’ultimo ribelle: Vincenzo Speziali sfida il silenzio e i poteri forti

Denunce, proposte e garantismo: l’ex DC di Bovalino sfida Occhiuto, Klaus Davi e il “circo mediatico-giudiziario” a colpi di verità e visione politica

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Di redazione politica 

E` uscita sul sito di Telemia, un’intervista dirompente, rilasciata da Vincenzo Speziali. Inutile ribadirlo: la persona ha qualità, credibilità, preparazione, coraggio, visione politica e certamente, non le manda a dire. Al tempo stresso, però, pur denunciando le distorsioni e non arretrando di un millimetro, fa proposte serie ed innovative, quindi tutto ciò induce non solo chi scrive, ma molti cittadini, a ritrovarsi sulle sue posizioni. E i cittadini, quelli che Speziali poi chiosa con le solite e correttre specifiche tipo “la gente, la mia gente, le persone, insomma, il popolo sovrano ed elettore”, nonostante il silenzio di nessuno pronto all’avventura disperata di replicargli o con lui confrontarsi, piano piano, benché inesorabilmente, la maggioranza silenziosa, lo segue e ne apprezza la verve. 

Il tutto, con buonapace di Occhiuto, a cui contesta punto su punto, tutte le sue criticità fallimentari, le quali vorrebbe far passare quali successi strepitosi. 

Così come le polemiche con certa stampa genuflessa al “poterucolo di turno” (parole di Speziali), senza dimenticare le difese e le relative battaglie, da noi condivise, circa il garantismo. 

Infondo, chi ha difeso il Consigliere Comunale catanzarese di Forza Italia, Sergio Costanzo? Vincenzo Speziali, pur con l’assordante e meschino imbarazzo della stessa Forza Italia, nonostante con lo stesso Costanzo, proprio Speziali, ebbe scontri politici epici, durante le ultime Aministrative del Capoluogo di Regione.

Chi, ha scritto parole di fuoco, tra i politici calabresi, in difesa dell’onore di Giancarlo Pittelli e con straziante affetto, senza omettere la riconoscenza personale o dimenticare i mille momenti di ludiche occasioni amichevoli del loro passato? Sempre Vincenzo Speziali.

E di Gianni Nucera, di Peppe Scopelliti, di Totò Caridi, di Saverio Zavettieri, di Mimmo Tallini, di Giuseppe Neri, di Leopoldo Chieffallo, di Giuseppe Falcomata` e di Michele Laurenzano, vogliamo ricordare e parlare? Così come, potremmo rammentare Massimo Poggi, Emanuele Iona, Marcello Furriolo, Pino Mammoliti, Massimo Colosimo o Domenico Maduli.

La loro voce e le loro parole, sono state raccolte, gridate, sbattute in faccia a variopinti carnefici di proprio costoro, dal solito Vincenzo Speziali, senza nessuna remora o timore.

Genio e sdregolatezza? No, senso della giustizia, delle istituzioni, della verità.

Mai un passo indietro, neanche ora che si trova a difendere, giusto come sia, coerente  quanto mai, un galantuomo del calibro di Bruno Bartolo (e di un suo ex Assessore, Francesco Cosmo) impastoiato in una vicenda penale impalpabile e da Speziali definita ambiguamente ad orologeria, nonché delirante.

E contro chi si batte, Speziali? 

Contro un’impalcatura mista di giustizialismo “neogiacobino” (benché lui utilizza il neologismo “manetterista”, poiché “Il giustizialismo è una teoria peronista e non attinente alla deriva dei magistrati italiani, pur se sempre di autoritarismo trattasi”) e questo architrave antidemocratico è composto dal circo mediatico giudiziario, che vede sociologhi alla Klaus Davi, sempre pronti a far prevalere la cultura del sospetto, grazie ai buoni uffici di stampa compiacente, la quale gli concede spazi smisurato. E assieme a Davi o ai suoi simili di turno, lo fa con i Procuratori d’assalto, le cui indagini, al monento dei dibattimenti processuali si sbriciolano alla stregua dei castelli composti da sabbia, neanche bagnata.

E giù, quindi Speziali, a testa bassa, ma con argomenti incontrovertibili, a richiamare Stato di Diritto, illustrare programmi innovativi e concreti, a parlare della difesa delle giuste aspettative, a perorare l’inviolabilita` del mandato elettorale e facendo tutto nella e con la stessa solitudine istituzionale sopportata, per ultimo da Bruno Bartolo, ma comunque con l’appoggio dei cittadini, i quali non vedono certamente l’ora di poterlo votare, anzi suffragare del giusto consenso.

Tace, quindi il Presidente Occhiuto, pesantemente chiamato in causa da Speziali, persino a fronte delle folli dichiarazioni dello stesso Klaus Davi; e tacciono i Consiglieri Regionali dello stesso Centrodestra a guida Occhiuto ed espressione del territorio Locrideo, ovvero Crino` e Cirillo (quest’ultimo quasi un silente sconosciuto); tace pure il Coordinatore Regionale forzista, Francesco Cannizzaro, eletto nel collegio di Reggio Calabria ma che giunge sino al Comune di Monasterace, quindi impattando in tutta la Jonica della Città Metropolitana; tacciono, persino l’assessore Regionale Giovanni Calabrese, già Sindaco di Locri, così come l’Eurodeputato Nesci e l’ex Parlamentare a Strasburgo, Sofo. Insomma, tutti muti, zitti e a cuccia, tranne lui, Vincenzo Speziali, eterno giovane ragazzo della DC, ma con il suo più grande orgoglio, che sempre ripete: “Simu comu simu, nui genti i Bovalinu”!

Complimenti a lui, perche` almeno è qualcuno ancora dotato di coraggio e credibilità!

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