Tra giovedì e venerdì scorso si è dimesso il Presidente della Commissione Bilancio, consigliere di maggioranza, Davide Mastroianni.
Martedì e giovedì e nella giornata odierna, il vicepresidente Antonio Lorena, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha convocato e tenuto 2 commissioni, chiedendo già martedì come primo punto all’odg della Commissione, di eleggere un nuovo presidente.
La maggioranza non è riuscita a eleggere nessuno perché nessuno è stato proposto e nessuno si è fatto avanti. Oggi, dopo una commissione infuocata, saltata perché Davide Mastroianni e Zaffina e altri della minoranza, al momento del voto (si votavano debiti fuori bilancio e piano delle alienazioni e valorizzazioni) sono usciti facendo mancare il numero legale, con conseguente immediata chiusura della commissione. Davide Mastroianni, espressione della lista civica “orgoglio Lamezia a sostegno del Sindaco Mascaro è sempre stato in maggioranza.
Come se non bastasse alle 18 sono state recapitate tramite protocollo comunale le dimissioni del vice – presidente della seconda commissione Consiliare Antonio Lorena di Fratelli d’Italia. E sempre oggi, il vicepresidente della V commissione consigliare, Urbanistica, Lavori Pubblici, Pietro Gallo, Consigliere comunale di FDI ha rassegnato le dimissioni.
Diverse settimane fa si era dimesso il presidente Costantino, anch’esso espressione della maggioranza eletto nella lista civica (assieme Lamezia) a sostegno di Paolo Mascaro. Commissioni rimangono senza organi istituzionali per poter essere convocate. Le due commissioni strategiche e tra le più importanti totalmente decapitate nei vertici alla vigilia della presentazione del documento contabile, amministrativo e politico più importante di tutti: il Bilancio di previsione 2024-2026, tra l’altro, i termini per l’approvazione del bilancio previsionale sono scaduti il 15 marzo, senza proroghe! La prefettura ha già messo in mora l’amministrazione affinché approvi al più presto il bilancio che potrebbe da un momento all’altro trasformarsi in termine perentorio. Non c’è pace nella compagine amministrativa guidata dal sindaco Paolo Mascaro. La incapacità a sostituire i presidenti delle commissioni è il sintomo della totale difficoltà a trovare sintesi che ha innescato un processo quasi irreversibile di logoramento.