«Il Mediterraneo è da sempre un’immensa forza di attrazione per interessi commerciali». E’ quanto emerso dal convegno svoltosi nei giorni scorsi nella sala del Campidoglio a Roma. Promosso dalla fondazione Cre (Calabria, Roma, Europa) e dal Consolato onorario del Marocco di Calabria e Roma capitale e moderato dal giornalista Santo Strati, il convegno ha registrato interventi qualificati, evidenziando come il Mediterraneo un luogo strategico per lo sviluppo. Dopo i tradizionali saluti del consigliere capitolino, Federico Rocca, l’intervento del console onorario, Domenico Naccari, ha sottolineato come «la Mediterraneità sia oggi opportunità di congiungimento fra molteplici diversità anche e soprattutto rispetto a quanto il Governo sta realizzando con il. “Piano Mattei” che rappresenta una opportunità di investimento non predatoria ma alla pari tra partener italiani e partner africani in un rapporto di equiparazione».
Ad approfondire l’argomento il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli il quale ha palesato l’intenzione «dello Stato italiano di promuovere lo sviluppo in Africa attraverso cinque aree tematiche: Acqua, Agricoltura, Formazione, Energia, Sanità. Tramite l’attuazione del piano si tende ridurre o eliminare l’emigrazione clandestina verso l’Europa che determina tantissime morti proprio nel Mare Nostrum».

Del “Piano Mattei” e del suo potenziale, ha parlato l’ambasciatore del Marocco in Italia, Youssef Balla, sottolineando come l’accordo «miri a rafforzare il partenariato strategico tra Italia e Africa in diversi ambiti come l’energia, la sicurezza, lo sviluppo e l’istruzione».
Per il parlamentare europeo Nicola Procaccini il Mediterraneo «nell’attuale momento sia un argomento ricorrente nell’ambito dell’Unione europea che intende investire nel continente africano ritenendolo una risorsa dalle potenzialità enormi».
Sul ruolo strategico del porto di Goia Tauro si è invece soffermato l’ammiraglio Andrea Agostinelli, presidente dell’autorità portuale mari Tirreno Meridionale e Ionio, sottolineando come lo scalo calabrese è «l hub più importante in Italia, che ha grande rilevanza nel bacino del Mediterraneo, al pari di Tanger Med».
La conclusione dei lavori è stata affidata a Giacomo Saccomanno, presidente dell’ Accademia Calabra e a Giuseppe Saletta, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Palmi.