Il Consiglio di Stato, con giudice relatore Elena Quadri, ha confermato in via definitiva l’esclusione della lista “L’Onda del riscatto” dalla competizione elettorale del 25 e 26 maggio a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria. Il ricorso, presentato contro la decisione del TAR Calabria e della Commissione elettorale circondariale di Reggio, è stato giudicato infondato e rigettato.
La lista, che proponeva come candidata sindaca Patrizia Crea, dirigente di Forza Italia, è stata sanzionata per gravi irregolarità formali nella presentazione delle firme a sostegno.
Moduli irregolari e firme autenticate fuori competenza
Secondo i giudici del Consiglio di Stato, i moduli presentati erano privi di elementi fondamentali di validità: fogli non numerati né timbrati, semplicemente spillati, privi di riferimenti alla lista o alla candidata. Inoltre, le firme dei sottoscrittori e dei candidati erano state autenticate dal sindaco di Bova Marina, Andrea Zirilli, ma nel territorio di Melito Porto Salvo, al di fuori quindi della sua giurisdizione.
Questi elementi hanno determinato l’esclusione, non solo per vizi formali ma per l’impossibilità di garantire la genuinità e la consapevolezza delle sottoscrizioni.
Una sola lista in corsa, servirà il quorum
Con l’esclusione de “L’Onda del riscatto”, a Melito Porto Salvo resta in lizza un’unica lista: “Melito bene comune”, con candidato sindaco Tito Nastasi. In queste condizioni, la legge prevede che per rendere valida l’elezione sia necessario il superamento del quorum del 40% degli aventi diritto al voto.
Le altre elezioni nel Reggino
Oltre a Melito Porto Salvo, si voterà anche nei comuni di Scilla, Marina di Gioiosa Jonica e San Lorenzo. A San Luca, invece, non si terranno elezioni in quanto il Comune è attualmente commissariato per infiltrazioni mafiose.