Chi scrive o sostiene che il Catanzaro sia “doppia faccia”, di calcio, sa poco. Il Catanzaro sconfitto in casa dal Como sei giorni fa e quello di stasera vittorioso sul Modena sono infatti una cosa sola, in realtà. Anzi, meglio ancora, una squadra sola. Non da primato o da primi due posti della classifica, sebbene la vittoria pesante di stasera, forse. Ma ugualmente molto forte. E insieme fragile. Altrimenti, il Parma neppure lo vedrebbe veleggiando in testa al campionato. E sarebbe quindi lanciatissimo verso la serie A, pur essendo una matricola. Che, invece, la massima serie dovrà sudarsela.
A cominciare da vittorie molto sofferte come quelle di stasera in cui per mezz’ora sciorina calcio champagne. O quantomeno spumante, con le bollicine offerte da Iemmello e Vandeputte. I quali, a suon di virtuosismi, si scambiano cortesie per fare, e soprattutto mandarsi, rispettivamente in gol. E confezionare un uno-due micidiale. Prima di incassare, tuttavia, la rete dei canarini di casa, che dimezzano lo svantaggio e mandano in sofferenza i giallorossi. Che però a un certo punto si ricordano di essere una compagine di vertice non a caso e riprendono a macinare gioco, andando prima a segno con Ambrosino (ma è tutto vano perché c’è fuorigioco) e poco dopo con Re Pietro (al secolo Iemmello, dunque autore di una doppietta). Gli emiliani allora schiumano comprensibilmente rabbia e provano ancora a riaprire il match, accorciando di nuovo le distanze.
Ma niente. Perché seppur la difesa calabra, a partire da un super-portiere tra i pali ma incerto nelle uscite come Fulignati, non sia imperforabile, resta un reparto arretrato che se non messo in crisi da attacchi davvero pungenti non concede più di tanto. E comunque non sbaglia, mai, due volte di seguito come in occasione dello spunto vincente di Tremolada. Al di là di tutto, però, le Aquile conquistano altri 3 punti d’oro per consolidare il piazzamento playoff e continuare a sognare in grAnde come quei tifosi che idealmente da Modena a Catanzaro in questo momento sono in festa.